Planter: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
[[File:Robertcarteriii.jpg|thumb|right|250px|''Robert Carter III di Nomini Hall''. Ritratto di [[Thomas Hudson]], 1753. I ''planters'' vestivano coi costumi tipici dell'aristocrazia europea di cui rappresentavano la controparte americana.]]
Un '''''planter''''' (traducibile impropriamente in italiano come ''piantatore'' o più propriamente come "proprietario terriero di una piantagione") era membro della classe sociale dei ''planters'' o, come è nota alternativamente negli Stati Uniti, come dell' "aristocrazia del sud". Questi erano i membri di una [[casta]] socio-economica della società panamericana che dominò il mercato e l'agricoltura degli Stati Uniti tra il XVII secolo e sino alla metà del XIX secolo, grazie al possesso di vasti terreni ed al lavoro forzato degli schiavi africani importati. La [[tratta atlantica degli schiavi]] permetteva ai ''planters'' di avere lavoro gratuito per poter gestire le proprietà che possedevano dove disponevano di colture di cotone, caffé, te, cacao, zucchero di canna, agave, olio di girasole, olio di palma, alberi della gomma e frutta.
 
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===Rivoluzione e abolizionismo===
L'età dell'illuminismo fu dominata dalle idee europee del XVIII secolo. I filosofi iniziarono a scrivere dei [[pamphlets]] contro la schiavitù e le sue giustificazioni morali ed economiche, tra cui [[Montesquieu]] nel suo ''[[Lo spirito delle leggi]]'' (1748) e [[Denis Diderot]] nella sua ''[[Encyclopédie]]''.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Di Lorenzo |nome1=A |cognome2=Donoghue |nome2= J |titolo=Abolition and Republicanism over the Transatlantic Long Term, 1640-1800 |url=https://journals.openedition.org/lrf/1690 |rivista=La Révolution française |anno=2016 |doi=10.4000/lrf.1690}}</ref> Le leggi che governavano la schiavitù nelle Indie Occidentali francesi, il ''[[Code Noir]]'' di [[Luigi XIV]], garantivano il diritto agli schiavi di sposarsi o astenersi dal lavoro la domenica. Esse prevedevano inoltre il divieto assoluto di tortura o di essere separati dalle famiglie; le pene corporali erano ammesse, ma il proprietario che intenzionalmente o accidentalmente uccideva uno schiavo o lo accusava falsamente di un crimine poteva essere multato oppure messo a morte egli stesso. I padroni, costantemente, trasgredivano le norme del ''Code''.
[[Image:Slavery in Brazil, by Jean-Baptiste Debret (1768-1848).jpg|thumb|right|200px|Un sovrintendente frusta uno schiavo legato in Brasile.]]
[[Image:Haitian Revolution - Blacks murdering white civilians.gif|thumb|right|200px|Degli schiavi neri uccidono dei civili bianchi durante la [[rivoluzione haitiana]].]]
Lo scrittore illuminista [[Guillaume Raynal]] attaccò la schiavitù nell'edizione del 1780 della sua "Storia della colonizzazione europea". Egli predisse inoltre le rivolte generali degli schiavi nelle colonie, dicendo che vi fossero dei segnali di "imminente tempesta."<ref>{{Cita libro|cognome1=Censer |nome1=Jack Richard |cognome2=Hunt |nome2=Lynn |data=2001 |titolo=Liberty, Equality, Fraternity: Exploring the French Revolution |città= |editore=Pennsylvania State University Press |p=119 |isbn=978-0-271-02088-4}}</ref> La produzione di zucchero a [[Saint-Domingue]] venne condotta con gli schiavi in condizioni particolarmente dure, sia a causa del clima umido dei Caraibi, sia per la presenza di malattie come la [[malaria]] e la [[febbre gialla]] che causavano alta mortalità. I ''planters'' e le loro famiglie, assieme a mercanti e negozianti, vivevano nel terrore continuo dello scoppio di una rivolta. Per questo, per combattere i dissensi della società, si preferiva la crudeltà alla comprensione di fronte ad evidenti mancanze come la mancanza di cibo e vestiti, oltre alla mancanza di cure mediche ed a continui abusi come stupri, castrazioni e bruciature. Gli schiavi fuggiti
- chiamati [[maroons]] — si nascondevano nella giungla, lontani dal mondo "civilizzato", vivendo di ciò che riuscivano a rubare nelle piantagioni che attaccavano con raid occasionali. Anche se il numero di queste bande crebbe sempre più (in numeri di migliaia), genericamente mancavano di una leadership adeguata per raggiungere obbiettivi su vasta scala. Nell'aprile del 1791, una grande insurrezione di schiavi colpì violentemente il sistema delle piantagioni.
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===Architettura coloniale francese===
{{vedi anche|architettura coloniale francese}}
[[Image:The Houmas 01.jpg|thumb|right|200px|Houmas House, così chiamata dai popoli indigeni della regione.]]
[[Image:Bocage Plantation.JPG|thumb|right|200px|La residenza padronale della [[Bocage Plantation]].]]
I ''planters'' francesi in Canada, Louisiana e Saint-Domingue influenzarono pesantemente lo sviluppo dell'[[architettura coloniale francese]], caratterizzata da tetti sporgenti e da portici con colonne fini (spesso in legno) e stanze sollevate rispetto al terreno (in particolare per sfuggire alle inondazioni ed all'umidità del terreno).
 
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{{vedi anche|architettura georgiana}}
L'[[architettura georgiana]] si diffuse un po' in tutte le colonie inglesi durante l'[[età georgiana]]. Le costruzioni americane del periodo georgiano erano spesso costruite in legno. All'epoca infatti risultava complesso trasportare o produrre mattoni o pietra e pertanto il legno si presentava come l'alternativa più semplice da ottenere localmente.
[[File:Westover Virginia, 1865, Edward Lamson Henry.jpg|thumb|right|225px|La Westover Plantation occupata dai soldati dell'Unione durante la guerra civile americana, nel 1865.]]
Uno dei più fulgidi esempi di architettura georgiana abbinata alle piantagioni è considerata ancora oggi [[Westover Plantation]], costruita a metà del XVIII secolo come residenza per William Byrd II, fondatore della [[Città di Richmond]]. L'entrata principale è adornata con decorazioni, mentre il resto della costruzione si presenta in forme semplici ma eleganti.<ref name="Westover">{{Cita web|url=http://westover-plantation.com/index.htm |titolo=Westover Plantation: Official website |autore=<!--Not stated--> |data=<!--Not stated--> |editore=Westover Plantation |accesso=24 giugno 2018 }}</ref><ref>{{Cita web|url=https://npgallery.nps.gov/NRHP/AssetDetail?assetID=ba9bf0d2-ddb0-429f-8452-4ac426952077 |titolo=Westover |autore=<!--Not stated--> |data=1966 |sito=U.S. National Register of Historic Places |editore=U.S. National Park Service |accesso=24 giugno 2018 }}</ref> Durante la guerra civile americana la casa fu quartier generale del generale unionista [[Fitz John Porter]], protetto di [[George McClellan]], che era di sede nella vicina [[Berkeley Plantation]], e che si vide colpire l'ala est della costruzione con una palla di cannone confederata sparata dall'altra riva del [[James River]]. L'ala prese fuoco e cadde in rovina sino a quando Mrs. Clarise Sears Ramsey, una discendente della [[Famiglia Byrd della Virginia|famiglia Byrd]], non ottenne la proprietà nel 1899. Fu lei a modernizzare la casa, ricostruendo l'ala est ed aggiungendo dei porticati per collegare le dependances esterne con la casa padronale principale.<ref name="Westover" />
 
===Architettura palladiana===
{{vedi anche|palladianesimo}}
[[File:Booneplantation.jpg|thumb|225px|La Boone Hall Plantation a Charleston, in Carolina del Sud.]]
Introdotto nel continente americano da [[George Berkeley]] negli anni '20 del Settecento, l'[[architettura palladiana]] divenne popolare nella società americana sia nelle costruzioni private che in quelle pubbliche e molte sono ancora oggi visibili come la residenza di [[Monticello (casa)|Monticello]]. [[Andrea Palladio]] aveva sviluppato lo stile che da lui prende il nome nel XVI secolo in Italia, pubblicando nel 1570 ''[[I Quattro Libri dell'Architettura]]'', un trattato di architettura in quattro volumi che illustrava con disegni propri i fondamenti del suo nuovo stile.<ref>{{Cita web|titolo=Palladio and his Books|url=http://www.palladiancenter.org/palladiobooks.html|sito=Center for Palladian Studies in America|editore=palladiancenter.org|accesso=23 giugno 2018}}</ref>