David Castelli: differenze tra le versioni
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→Biografia: traduzioni bibliche, fonti, metodo storico-critico |
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==Biografia==
David Castelli nacque a Livorno, città che nell'Ottocento, sotto la guida del [[rabbino]] [[Elia Benamozegh]], divenne sede di una delle più vivaci [[Comunità ebraica di Livorno|comunità ebraiche]] italiane del tempo. Avviato dal padre alla professione rabbinica, Castelli fu autodidatta per la propria istruzione superiore
Castelli fu il primo biblista
Questo modello di approccio critico si contrappose alla tradizione dell'esegesi biblica testuale e filologica (rinominata ''lower criticism''), e fu la proiezione di un più ampio programma esistenziale e culturale di rottura con l'ortodossia giudaico-cristiana, a favore delle identità nazionali e di un suo assorbimento in una religione di tipo [[laicismo|laicista]] e [[Universalismo#Universalismo sincretico|universalistico]]<ref>{{cita web | autore = Carlotta Ferrara degli Uberti | url = http://archive.is/16vTq | titolo = Recensione del libro "David Castelli. Ebraismo e scienze delle religioni tra Otto e Novecento" | sito = [[Società italiana per lo studio della storia contemporanea|SISSCO]] | citazione = In quel progetto esistenziale e culturale, e nelle sue varianti nazionali europee e statunitensi, si inscrive l'esperienza intellettuale di molti ebrei, alcuni dei quali anche studiosi di ebraismo e di storia ebraica, che tentarono di dare vita a una ''nuova religione universale''}}</ref>.
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==Opere==
David Castelli pubblicò numerosi libri di studi biblici ed ebraici con particolare attenzione all'ebraismo post-biblico. Fu uno dei primi studiosi ebrei italiani
*''L'Ecclesiaste. Traduzione e studio critico'', Pisa, Tipografia Nistri, 1866.
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