Noguchi, maturò la sua opera innanzitutto partendo dai materiali; inizialmente per le sue sculture (di una forte semplicità formale), utilizzava esclusivamente il [[metallo]], ma, durante il periodo della [[Seconda guerra mondiale|guerra]], allargò i suoi confini spaziando talvolta anche in materiali inusuali come la [[pietra]], il [[legno]] e l'[[osso]].<ref name=trc/> La svolta, però, avviene nel [[dopoguerra]], quando, entrato in contatto con l'[[Ikebana]],<ref name=trc/> crebbe il suo, già presente, interesse verso i [[giardino zen|giardini zen]]; da qui, la sua apertura verso l'arte monumentale. Difatti, tornato negli [[Stati uniti d'America|USA]], intraprese una sperimentazione di tipo "naturalistico", e negli anni a venire diventerà noto a livello mondiale per i suoi progetti di [[spazio pubblico|spazi pubblici]]<ref name=trc/> (gli verrà commissionato anche il ''Giardino della pace'', per la sede centrale, a [[Parigi]], dell'[[UNESCO]]).<ref>{{cita web|url=http://italianiaparigi.wordpress.com/2010/04/30/il-riposante-giardino-dell’unesco/|titolo=italianiaparigi|accesso=3 gennaio 2011}}</ref> Si è imposto nella scena artistica internazionale, anche come [[scenografo]], allestendo la [[Anteprima (cultura)|prima]] dell<nowiki>'</nowiki>''Orpheus'' di [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Stravinskij]]<ref name=lfn/> e lavorando con compagnie come, ad esempio, quella di [[Martha Graham]].<ref name=cnv/>