Leonforte: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: rimuovo parametro ridondante (valore uguale alla proprietà P2046 su Wikidata) |
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
Riga 45:
In questi luoghi sorgeva l'antico insediamento di Tabas o Tavaca.
Durante il dominio [[Impero Bizantino|Bizantino]] con Giorgio Maniace e in seguito quello [[Arabi|Arabo]], poco lontano, fu edificato un [[castello]], detto di Tavi, e si formò un casale nelle sue vicinanze; furono introdotti sistemi razionali per l'irrigazione delle colture e numerosi [[mulino|mulini]] sfruttavano l'abbondanza delle acque.
Con la conquista [[Normanni|Normanna]] il [[feudo]] passò da un signorotto all'altro fino a quando, nel [[XV secolo]], pervenne alla famiglia [[Branciforti]].
Nel [[1610]], con «[[licentia populandi]]», Nicolò Placido Branciforti pensò di sfruttare al massimo le potenzialità del fertile territorio, ricco di acque e di mulini, fondandovi una città che chiamò Leonforte in omaggio al blasone della sua casata ([[Panthera leo|leone]] rampante che regge lo stendardo con i moncherini delle zampe ed il motto «in fortitudine bracchii tui») ed elevando il possedimento al rango di principato nel [[1622]]. Il principe Nicolò Placido Branciforti Maniaci, apparteneva ad una delle più importanti famiglie nobiliari di Palermo. Fu uomo di molto valore e di virtù, quinto Conte di Raccuia, secondo Signore di [[Cassibile]], settimo Barone di Tavi, Cavaliere dell'ordine di S. Giacomo sotto il re Filippo III e primo Duca di [[Mascalucia]].
Nell'ultimo secolo Leonforte ha sempre avuto un'economia agricola e operaia, che in passato rendeva la cittadina una roccaforte della sinistra politica.
|