Lingue romanze orientali: differenze tra le versioni

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Lingua romena: sistemati livelli capitoli
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Gruppo rumeno: Messi in ordine sottocapitoli e tolta parte fantasiosa su ponte fra dialetto vlaso e lingua morlacca (classificata nel gruppo italiano)
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L'ultimo nativo del dialetto settentrionale (Antonio Udaina) morì a Veglia nel 1898, ma prima di morire fu intervistato dal glottologo [[Matteo Bartoli]] che nel 1906 pubblicò due volumi in tedesco sul dalmatico, intitolati ''Das Dalmatische''. Questi volumi sono considerati la prima opera scientifica sulla scomparsa di una lingua nel mondo.
 
== Gruppo rumenoromeno ==
=== Lingua arumena ===
La [[lingua arumena]] (o [[Lingua macedorumena|macedorumena]]) è una lingua parlata da circa 300.000 persone nei [[Balcani]] meridionali, ma vi sono stime che incrementano questa cifra ad oltre un milione. L'arumeno è una [[lingue neolatine|lingua neolatina]], strettamente imparentata col [[lingua rumena|rumeno]], che si parla in zone del nord della [[Grecia]], dell'[[Albania]], della [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]], della [[Bulgaria]] e della [[Serbia]].
La lingua arumena è simile a quella rumena in [[grammatica]] e [[Morfologia (linguistica)|morfologia]], e si differenzia principalmente nel vocabolario. Infatti nell'arumeno vi sono molte parole influenzate dal [[lingua greca|greco]] e dall'[[lingua albanese|albanese]], a differenza della [[lingua romena]], nella quale è invece considerevole la l'influenza delle [[lingue slave]].
 
=== Lingua romena ===
Nell'arumeno non esistono i verbi infinitivi, ed è usato il verbo "volere" nel futuro e nel passato remoto. Ad esempio:
La [[lingua romena]] (detta anche rumena) è una lingua romanza balcanica che viene parlata da oltre 23,5 milioni di persone principalmente in [[Romania]] e [[Moldavia]].
"va s-cintu" = canterò oppure "va s-cintamu" = canteremo, dove "va" significa vorrò, vorremo.
 
Fra tutte le lingue romanze, il rumeno ha la peculiarità di presentare un'evoluzione senza molta influenza dalla letteratura europea: questo spiega il fatto che questa lingua possieda una quantità importante di vocaboli e di forme latine che nelle altre lingue romanze non esistono più. Inoltre il rumeno - che conserva fra i tratti latini la flessione dei nomi - ha la particolarità di avere l'uso dell'articolo determinativo dopo il nome.
Successivamente alle invasioni barbariche ed alla distruzione conseguente delle aree romanizzate ad oriente dell'[[Italia]], molte popolazioni latine si rifugiarono su montagne (come la catena del [[Pindo]] in [[Grecia]]) e vi praticarono forme di sussistenza elementari come la pastorizia. Questi pastori, che si chiamano tra di loro "Aruman" o "Armani", hanno mantenuto la loro lingua neolatina nei secoli ed hanno originato migrazioni nel centro nord dei [[Balcani]] che sono alla base della creazione della [[Romania]] e [[Moldavia]] dei nostri giorni.
[[File:Copy of NL26 1F (19).jpg|thumb|upright=1.8|Mappa delle aree popolate da Arumeni (Aromani/Vlachs) a metà [[XX secolo|Novecento]] in Grecia, Albania e Macedonia]]
Coll'invasione ottomana alcuni Arumeni (detti in [[lingua inglese|inglese]] "Vlachs") si sono spostati dopo il [[XVI secolo]] in [[Ucraina]], dove ve ne sono tuttora oltre duecentomila in [[Transnistria]] tra i fiumi [[Dniester]] e [[Dnieper]]. Nel secolo XVIII questi Arumeni crearono un proprio territorio in [[Albania]] intorno alla loro città capitale [[Moscopolis]], ma furono distrutti dai [[Turchi]].
 
La maggior parte del lessico romeno (oltre 60%) è di origine latina, con molte influenze dallo slavo specialmente nella fonetica. Vi sono alcune influenze anche dal francese, turco, ungherese, italiano, e -specialmente negli ultimi decenni- dall'inglese. Poiché circa il 55% delle parole inglesi vengono dal latino, si può affermare che la presenza nel romeno di parole d'origine latina è cresciuta attualmente a circa il novanta percento del totale. Per esempio, la parola inglese "management" ha una radice latina, poiché viene dall'italiano rinascimentale "maneggiamento" (dove l'italiano "mano" viene dal latino "manus").[[File:Romania Graiuri-mod2.jpg|thumb|upright=1.5|Dialetti romeni (blu: gruppi meridionali; rosso: gruppi settentrionali)]]
Nel 1918 alcuni politici e militari Arumeni fondarono in [[Albania]] temporaneamente la Repubblica di [[Korce]] coll'appoggio della [[Francia]]. Nel 1941 gli italiani, occupata la [[Grecia]], crearono la [[Legione Romana dei Valacchi]], un'organizzazione collaborazionista composta da alcuni Valacchi con a capo il fascista arumeno [[Alcibiade Diamandi]]. Questa organizzazione durò fino al [[1943]]; era attiva in [[Tessaglia]], [[Epiro]] e parte della Macedonia greca.
 
Dopo la conquista della [[Dacia (regione storica)|Dacia]] fatta da [[Traiano]], la regione si popolò con molti coloni provenienti dalla penisola italiana che diffusero l'uso del latino. Si stima comunque che circa 300 parole della scomparsa [[lingua dacia]] siano entrate nel lessico romeno (ed in quello albanese), come mal ("costa"), brânză ("formaggio"), o brad ("abete").
Lo storico inglese [[Tom Winnifrith]] riporta le attuali cifre secondo la stima ufficiale dei vari Stati, dove vi sono comunità arumene, e quelle secondo le principali organizzazioni arumene: Grecia 55.000/110.000; Albania 50.000/100.000; Serbia 52.000/90.000; Macedonia 8.000/15.000; Bulgaria 2.000/5.000.
 
Per via del suo isolamento geografico il romeno fu probabilmente la prima lingua neolatina a staccarsi dal latino. Il che spiega una delle sue peculiarità: la conservazione di alcune declinazioni (non le cinque del latino, ma solo il nominativo/accusativo ed il genitivo/dativo oltre al vocativo).
Inoltre vi sono circa 30.000 arumeni stanziati in [[Romania]] (principalmente in [[Dobrugia]] alle foci del [[Danubio]]) a partire dalla fine della [[prima guerra mondiale]], ma che sono linguisticamente quasi assimilati al romeno.
 
I discendenti dei coloni romani e dei Daci romanizzati sopravvissero le invasioni barbariche (goti, avari, slavi, bulgari, ecc.) rifugiandosi nei [[Carpazi]] e dopo il mille iniziarono ad organizzarsi in autonome entità politiche di lingua neolatina a nord del [[Danubio]].
La lingua arumena è considerata dalla [[Comunità Europea]] a rischio estinzione, poiché nell'ultimo secolo si è dimezzata la popolazione che lo parla in [[Grecia]], [[Albania]] e Macedonia.
 
Tra i secoli VIII e XII, il latino volgare parlato nei [[Balcani]] orientali si divise in quattro gruppi: il daco-rumeno (cioè il moderno romeno), l'[[arumeno]], il [[meglenorumeno]] e l'[[Lingua istrorumena|istrorumeno]].
=== Lingua istrorumena ===
Il primo documento scritto in romeno, la cosiddetta [[lettera di Neacșu]], risale al 1521, ma solo dopo [[Napoleone]] si iniziò lo sviluppo della letteratura romena col movimento nazionalista che portò alla creazione della [[Romania]]. Nel 1861 fu adottato l'[[alfabeto latino]].
[[File:Istrorumeni aree 2.jpg|thumb|upright=1.4|Aree istrorumene in Istria (nel 1810, linea verde: aree popolate per transumanza; nel 1920, linea tratteggiata verde: aree di insediamento stabile)]]
La [[lingua istrorumena]] è una lingua neolatina in via di estinzione, parlata da circa mille persone nella parte centro-orientale dell'[[Istria]]. L'istrorumeno viene anche classificato come un sottogruppo della [[lingua arumena]], per cui viene considerato dal linguista [[Matteo Bartoli]] come l'anello di congiunzione tra il gruppo italiano e quello arumeno. Sulle origini di questo idioma ci sono tre teorie linguistiche contrastanti: la prima (Iliescu), afferma che l'istrorumeno è un ponte di collegamento linguistico tra l'arumeno balcanico ed il ladino delle Alpi (come il friulano); la seconda (Dragomir), sostiene che la lingua istrorumena è collegata alla [[lingua dalmatica]] ed alla lingua morlacca, le lingue estinte degli Illiri romanizzati; la terza (Bartoli), afferma che è il risultato della mescolanza dell'arumeno col veneto, sovrappostisi alla lingua neolatina degli abitanti originali dell'[[Istria]] romanizzata (cioè il dalmatico degli Illiri). Circa il 75 % dei vocaboli dell'istrorumeno vengono dal latino.
 
Vi sono sei dialetti in [[Romania]], la cui differenza consiste principalmente nell'accento: ''moldovese'', ''banatese'',
Nel XV secolo gruppi di pastori arumeni si trasferirono in [[Istria]] sfuggendo le invasioni ottomane ottomani nei [[Balcani]]. Alcuni linguisti (Densusianu e Neiescu) credono che originariamente siano migrati dall'area di [[Alba Iulia]] in [[Romania]] e che intorno al 1420 si siano insediati intorno al monte Maggiore, in aree istriane spopolate dalle epidemie.
''muntenese'', ''maramurese'', ''ardelese'' ed ''oltenese''. Attualmente la [[lingua romena]] è lingua ufficiale in [[Romania]], Moldavia e nella Provincia autonoma della [[Voivodina]] ([[Serbia]]).
 
'''Dialetto Moldavo''' (lingua moldava)
Nel periodo tra il 1918 ed il 1943, sotto il [[Regno d'Italia]], venne creato un comune istrorumeno ([[Valdarsa]]), si aprirono scuole in [[lingua istrorumena]] e gli istrorumeni aumentarono a circa 4.000 persone. [[Andrea Glavina]], il primo sindaco di [[Valdarsa]] soprannominato l'''apostolo degli istrorumeni'', fu il principale promotore della loro rinascita in quegli anni: nel 1905 pubblicò il ''Calendario lu Rumen din Istria'', dove raccolse vocaboli, proverbi e racconti in uso tra questo popolo per tramandarne la memoria.
 
Il "dialetto moldavo" (o [[lingua moldava]], come ufficialmente viene chiamata la [[lingua rumena]] nella [[Moldavia|Repubblica di Moldavia]]) viene usato nella [[Bessarabia]] storica. Praticamente è identico al romeno, salvo che per l'accento ed alcuni modismi assimilati dallo slavo dell'[[Ucraina]].
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] molti istrorumeni furono coinvolti nell'[[esodo istriano]] del 1947, perché osteggiati dal presidente iugoslavo [[Josip Broz Tito|Tito]], ed ora la comunità istrorumena ufficialmente conta solo 811 persone (censimento 1991). Va ricordato che, secondo lo storico [[Ervino Curtis]], l'esigua cifra anteriore va raddoppiata perché molti istrorumeni non si sono dichiarati come tali.
[[File:Glavina1.jpg|thumb|upright=0.7| Andrea Glavina, il principale scrittore in lingua istrorumena ed autore dell' Imnul Istro-romanilor]]
 
Il moldavo viene parlato da quasi quattro milioni di persone in Moldavia, nella regione autonoma della [[Transnistria]] ed in [[Ucraina]]. Questa lingua romanza viene scritta coll'[[alfabeto latino]], ma nella [[Transnistria]] si usa il [[cirillico]] imposto dalla vicina [[Russia]] per ragioni politiche.[[File:Iabucovat.jpg|thumb|upright=1.8|Gruppo folkloristico dei ''Vlasi'' della Serbia orientale (tra i fiumi Timok e Danubio)]]
{| class="wikitable"
! style="background:#F1F9CA" | Imnul Istro-romanilor|| Inno Istrorumeno
|-
 
Circa il 65% degli abitanti della Moldavia usano il dialetto moldavo; vi sono inoltre (censimento 2004) circa 327.000 moldavi in [[Ucraina]], specialmente nei territori della [[Bessarabia]] che sono stati annessi all'[[Unione Sovietica]] nel 1945.
! style="background:#F1F9CA" |Roma, Roma-i mama noastră
 
'''Dialetto Vlaso'''
noi români rămânem
 
Il "dialetto vlaso" viene parlato nella valle del fiume [[Timok]] in [[Serbia]], vicino al [[Danubio]] romeno, da circa 40.000 persone dette ''Vlasi'' (che si chiamano tra di loro "Rumân"). Questi Vlasi si trovano anche nella confinante [[Bulgaria]] (dove sono ridotti a meno di 10.000 per ragioni storico-politiche).
Romania-i sora noastră
 
Il dialetto vlaso fa parte del dialetto oltenese della [[Romania]] meridionale. Una caratteristica peculiare di esso è l'uso del perfetto semplice invece del passato remoto come avviene in altri dialetti romeni.
tot un sânge avem.
 
=== Lingua istrorumena ===
Nu suntem siguri pe lume
[[File:Istrorumeni aree 2.jpg|thumb|upright=1.4|Aree istrorumene in Istria (nel 1810, linea verde: aree popolate per transumanza; nel 1920, linea tratteggiata verde: aree di insediamento stabile)]]
La [[lingua istrorumena]] è una lingua neolatina in via di estinzione, parlata da circa mille persone nella parte centro-orientale dell'[[Istria]]. L'istrorumeno viene anche classificato come un sottogruppo della [[lingua arumena]], per cui viene considerato dal linguista [[Matteo Bartoli]] come l'anello di congiunzione tra il gruppo italiano e quello arumeno. Sulle origini di questo idioma ci sono tre teorie linguistiche contrastanti: la prima (Iliescu), afferma che l'istrorumeno è un ponte di collegamento linguistico tra l'arumeno balcanico ed il ladino delle Alpi (come il friulano); la seconda (Dragomir), sostiene che la lingua istrorumena è collegata alla [[lingua dalmatica]] ed alla lingua morlacca, le lingue estinte degli Illiri romanizzati; la terza (Bartoli), afferma che è il risultato della mescolanza dell'arumeno col veneto, sovrappostisi alla lingua neolatina degli abitanti originali dell'[[Istria]] romanizzata (cioè il dalmatico degli Illiri). Circa il 75 % dei vocaboli dell'istrorumeno vengono dal latino.
 
Nel XV secolo gruppi di pastori arumeni si trasferirono in [[Istria]] sfuggendo le invasioni ottomane ottomani nei [[Balcani]]. Alcuni linguisti (Densusianu e Neiescu) credono che originariamente siano migrati dall'area di [[Alba Iulia]] in [[Romania]] e che intorno al 1420 si siano insediati intorno al monte Maggiore, in aree istriane spopolate dalle epidemie.
și ne-avem frați
 
Nel periodo tra il 1918 ed il 1943, sotto il [[Regno d'Italia]], venne creato un comune istrorumeno ([[Valdarsa]]), si aprirono scuole in [[lingua istrorumena]] e gli istrorumeni aumentarono a circa 4.000 persone. [[Andrea Glavina]], il primo sindaco di [[Valdarsa]] soprannominato l'''apostolo degli istrorumeni'', fu il principale promotore della loro rinascita in quegli anni: nel 1905 pubblicò il ''Calendario lu Rumen din Istria'', dove raccolse vocaboli, proverbi e racconti in uso tra questo popolo per tramandarne la memoria.
Italieni cu mare nume
 
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] molti istrorumeni furono coinvolti nell'[[esodo istriano]] del 1947, perché osteggiati dal presidente iugoslavo [[Josip Broz Tito|Tito]], ed ora la comunità istrorumena ufficialmente conta solo 811 persone (censimento 1991). Va ricordato che, secondo lo storico [[Ervino Curtis]], l'esigua cifra anteriore va raddoppiata perché molti istrorumeni non si sono dichiarati come tali.
mâna cu noi dați.
 
=== Lingua arumena ===
Ca să fim frate și frate
La [[lingua arumena]] (o [[Lingua macedorumena|macedorumena]]) è una lingua parlata da circa 300.000 persone nei [[Balcani]] meridionali, ma vi sono stime che incrementano questa cifra ad oltre un milione. L'arumeno è una [[lingue neolatine|lingua neolatina]], strettamente imparentata col [[lingua rumena|rumeno]], che si parla in zone del nord della [[Grecia]], dell'[[Albania]], della [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]], della [[Bulgaria]] e della [[Serbia]].
La lingua arumena è simile a quella rumena in [[grammatica]] e [[Morfologia (linguistica)|morfologia]], e si differenzia principalmente nel vocabolario. Infatti nell'arumeno vi sono molte parole influenzate dal [[lingua greca|greco]] e dall'[[lingua albanese|albanese]], a differenza della [[lingua romena]], nella quale è invece considerevole la l'influenza delle [[lingue slave]].
 
Nell'arumeno non esistono i verbi infinitivi, ed è usato il verbo "volere" nel futuro e nel passato remoto. Ad esempio:
cum a dat Dumnezeu
"va s-cintu" = canterò oppure "va s-cintamu" = canteremo, dove "va" significa vorrò, vorremo.
 
Successivamente alle invasioni barbariche ed alla distruzione conseguente delle aree romanizzate ad oriente dell'[[Italia]], molte popolazioni latine si rifugiarono su montagne (come la catena del [[Pindo]] in [[Grecia]]) e vi praticarono forme di sussistenza elementari come la pastorizia. Questi pastori, che si chiamano tra di loro "Aruman" o "Armani", hanno mantenuto la loro lingua neolatina nei secoli ed hanno originato migrazioni nel centro nord dei [[Balcani]] che sono alla base della creazione della [[Romania]] e [[Moldavia]] dei nostri giorni.
să trăim până la moarte
[[File:Copy of NL26 1F (19).jpg|thumb|upright=1.8|Mappa delle aree popolate da Arumeni (Aromani/Vlachs) a metà [[XX secolo|Novecento]] in Grecia, Albania e Macedonia]]
Coll'invasione ottomana alcuni Arumeni (detti in [[lingua inglese|inglese]] "Vlachs") si sono spostati dopo il [[XVI secolo]] in [[Ucraina]], dove ve ne sono tuttora oltre duecentomila in [[Transnistria]] tra i fiumi [[Dniester]] e [[Dnieper]]. Nel secolo XVIII questi Arumeni crearono un proprio territorio in [[Albania]] intorno alla loro città capitale [[Moscopolis]], ma furono distrutti dai [[Turchi]].
 
Nel 1918 alcuni politici e militari Arumeni fondarono in [[Albania]] temporaneamente la Repubblica di [[Korce]] coll'appoggio della [[Francia]]. Nel 1941 gli italiani, occupata la [[Grecia]], crearono la [[Legione Romana dei Valacchi]], un'organizzazione collaborazionista composta da alcuni Valacchi con a capo il fascista arumeno [[Alcibiade Diamandi]]. Questa organizzazione durò fino al [[1943]]; era attiva in [[Tessaglia]], [[Epiro]] e parte della Macedonia greca.
eu și tu și tu și eu.
||Roma, Roma è la nostra madre
 
Lo storico inglese [[Tom Winnifrith]] riporta le attuali cifre secondo la stima ufficiale dei vari Stati, dove vi sono comunità arumene, e quelle secondo le principali organizzazioni arumene: Grecia 55.000/110.000; Albania 50.000/100.000; Serbia 52.000/90.000; Macedonia 8.000/15.000; Bulgaria 2.000/5.000.
noi rimaniamo Romani
 
Inoltre vi sono circa 30.000 arumeni stanziati in [[Romania]] (principalmente in [[Dobrugia]] alle foci del [[Danubio]]) a partire dalla fine della [[prima guerra mondiale]], ma che sono linguisticamente quasi assimilati al romeno.
la Romania è la nostra sorella
 
La lingua arumena è considerata dalla [[Comunità Europea]] a rischio estinzione, poiché nell'ultimo secolo si è dimezzata la popolazione che lo parla in [[Grecia]], [[Albania]] e Macedonia.
abbiamo tutti un sangue
 
non siamo soli al mondo
 
se abbiamo fratelli
 
Italiani dal nome illustre
 
ci hanno dato una mano
 
siamo fratelli e sorelle
 
come l'ha stabilito il Signore
 
così lo sosterremo fino alla morte
 
io con te e tu con me
|}
 
=== Lingua meglenorumena ===
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Attualmente il 95% dei meglenorumeni pratica la [[religione ortodossa]], ma ve ne sono circa mille di [[Islam|religione musulmana]] in Macedonia. Il meglenorumeno viene considerato dall'[[Unesco]] una lingua a serio rischio estinzione.
 
=== Lingua romena ===
La [[lingua romena]] (detta anche rumena) è una lingua romanza balcanica che viene parlata da oltre 23,5 milioni di persone principalmente in [[Romania]] e [[Moldavia]].
 
Fra tutte le lingue romanze, il rumeno ha la peculiarità di presentare un'evoluzione senza molta influenza dalla letteratura europea: questo spiega il fatto che questa lingua possieda una quantità importante di vocaboli e di forme latine che nelle altre lingue romanze non esistono più. Inoltre il rumeno - che conserva fra i tratti latini la flessione dei nomi - ha la particolarità di avere l'uso dell'articolo determinativo dopo il nome.
 
La maggior parte del lessico romeno (oltre 60%) è di origine latina, con molte influenze dallo slavo specialmente nella fonetica. Vi sono alcune influenze anche dal francese, turco, ungherese, italiano, e -specialmente negli ultimi decenni- dall'inglese. Poiché circa il 55% delle parole inglesi vengono dal latino, si può affermare che la presenza nel romeno di parole d'origine latina è cresciuta attualmente a circa il novanta percento del totale. Per esempio, la parola inglese "management" ha una radice latina, poiché viene dall'italiano rinascimentale "maneggiamento" (dove l'italiano "mano" viene dal latino "manus").[[File:Romania Graiuri-mod2.jpg|thumb|upright=1.5|Dialetti romeni (blu: gruppi meridionali; rosso: gruppi settentrionali)]]
 
Dopo la conquista della [[Dacia (regione storica)|Dacia]] fatta da [[Traiano]], la regione si popolò con molti coloni provenienti dalla penisola italiana che diffusero l'uso del latino. Si stima comunque che circa 300 parole della scomparsa [[lingua dacia]] siano entrate nel lessico romeno (ed in quello albanese), come mal ("costa"), brânză ("formaggio"), o brad ("abete").
 
Per via del suo isolamento geografico il romeno fu probabilmente la prima lingua neolatina a staccarsi dal latino. Il che spiega una delle sue peculiarità: la conservazione di alcune declinazioni (non le cinque del latino, ma solo il nominativo/accusativo ed il genitivo/dativo oltre al vocativo).
 
I discendenti dei coloni romani e dei Daci romanizzati sopravvissero le invasioni barbariche (goti, avari, slavi, bulgari, ecc.) rifugiandosi nei [[Carpazi]] e dopo il mille iniziarono ad organizzarsi in autonome entità politiche di lingua neolatina a nord del [[Danubio]].
 
Tra i secoli VIII e XII, il latino volgare parlato nei [[Balcani]] orientali si divise in quattro gruppi: il daco-rumeno (cioè il moderno romeno), l'[[arumeno]], il [[meglenorumeno]] e l'[[Lingua istrorumena|istrorumeno]].
Il primo documento scritto in romeno, la cosiddetta [[lettera di Neacșu]], risale al 1521, ma solo dopo [[Napoleone]] si iniziò lo sviluppo della letteratura romena col movimento nazionalista che portò alla creazione della [[Romania]]. Nel 1861 fu adottato l'[[alfabeto latino]].
 
Vi sono sei dialetti in [[Romania]], la cui differenza consiste principalmente nell'accento: ''moldovese'', ''banatese'',
''muntenese'', ''maramurese'', ''ardelese'' ed ''oltenese''. Attualmente la [[lingua romena]] è lingua ufficiale in [[Romania]], Moldavia e nella Provincia autonoma della [[Voivodina]] ([[Serbia]]).
 
'''Dialetto Moldavo''' (lingua moldava)
 
Il "dialetto moldavo" (o [[lingua moldava]], come ufficialmente viene chiamata la [[lingua rumena]] nella [[Moldavia|Repubblica di Moldavia]]) viene usato nella [[Bessarabia]] storica. Praticamente è identico al romeno, salvo che per l'accento ed alcuni modismi assimilati dallo slavo dell'[[Ucraina]].
 
Il moldavo viene parlato da quasi quattro milioni di persone in Moldavia, nella regione autonoma della [[Transnistria]] ed in [[Ucraina]]. Questa lingua romanza viene scritta coll'[[alfabeto latino]], ma nella [[Transnistria]] si usa il [[cirillico]] imposto dalla vicina [[Russia]] per ragioni politiche.[[File:Iabucovat.jpg|thumb|upright=1.8|Gruppo folkloristico dei ''Vlasi'' della Serbia orientale (tra i fiumi Timok e Danubio)]]
 
Circa il 65% degli abitanti della Moldavia usano il dialetto moldavo; vi sono inoltre (censimento 2004) circa 327.000 moldavi in [[Ucraina]], specialmente nei territori della [[Bessarabia]] che sono stati annessi all'[[Unione Sovietica]] nel 1945.
 
'''Dialetto Vlaso'''
 
Il "dialetto vlaso" viene parlato nella valle del fiume [[Timok]] in [[Serbia]], vicino al [[Danubio]] romeno, da circa 40.000 persone dette ''Vlasi'' (che si chiamano tra di loro "Rumân"). Questi Vlasi si trovano anche nella confinante [[Bulgaria]] (dove sono ridotti a meno di 10.000 per ragioni storico-politiche).
 
Il dialetto vlaso fa parte del dialetto oltenese della [[Romania]] meridionale. Una caratteristica peculiare di esso è l'uso del perfetto semplice invece del passato remoto come avviene in altri dialetti romeni.
 
Il dialetto vlaso viene considerato l'anello di congiunzione tra il [[Lingua rumena|romeno]] e la lingua morlacca (da alcuni linguisti come [[Ioan Nenitescu]] considerata originaria dal vicino fiume [[Morava]]), e quindi tra il gruppo romeno ed il gruppo italiano delle lingue romanze balcaniche.
 
== Note ==