Villa Farsetti: differenze tra le versioni
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== Progetto ==
L’abate Filippo Farsetti, dopo gli anni trascorsi a [[Parigi]] e una lunga permanenza a [[Roma]], torna a [[Venezia]] incantato dallo stile di [[Versailles]] e dalle visioni delle antichità classiche; egli infatti possiede una forte immagini di quelli che erano gli aspetti principali della visione barocca e le innovazioni del rococò . Ritornato nel capoluogo veneziano, l’abate chiamò da Roma l’architetto Paolo Posi nel 1734 che avrà il compito di costruire la residenza ideale incrociando tra loro i vari stili architettonici che combaciano in perfetta armonia. La nuova sistemazione avrà giardini, labirinti, cedraie, serre boschetti e un orto botanico.
Villa Farsetti fu costruita su un’area di 36 ettari con una pianta a forma quadrata e ogni area della casa era indipendente, il palazzo rivolto a sud, le lunghe cedrere facevano da cornice allo spazio costruito. Al palazzo padronale vengono aggiunti: la foresteria per gli ospiti, la botanica che fungeva da studio-laboratorio per il giardino. A nord della villa sorgono gli edifici utilizzati per l’attività agricola come scuderia, cantina, granai, fattoria, stalle e rimesse mentre a sud vi sono gli elementi scenici come piccoli tempi, laghetti, labirinti e arena.
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Di tutta questa opera, rimangono oggi il palazzo centrale, la foresteria, la scuderia e il giardino.<ref>{{Cita web|url=http://www.fondazioneaida.it/pages/1619/sorsi/villa-farsetti.html|titolo=Villa Farsetti|sito=fondazioneaida.it|lingua=en|accesso=2019-01-20}}</ref>
Osservando delle planimetrie dell'epoca si può notare come vi fossero due grandi aree diversificate, rispettivamente a nord e sud con stili e caratteri diversi: la prima è occupata dagli edifici principali, dai "panterres", dagli orti e dai boschetti e presenta le caratteristiche del giardino formale, mentre quella a sud vi sono gli elementi spettacolari ed è caratterizzata da una composizione più libera.
Nella parte settentrionale si possono scorgere tre appezzamenti principali, ciascuno circondato da peschiere o fossati. Al centro si ritrova quello che era occupato in precedenza dal palazzo dei Contarini con tutto ciò che stava nel dintorno; dal grande bolo ad un appezzamento di terreno coltivato con la casa colonica.
Il palazzo padronale era di due piani, con il corpo principale a forma di "L" e il piano terra tutto porticato sui tre lati visibili.
Nella foresteria, anche'essa della stessa forma del palazzo, era previsto vi fossero alcune funzioni che esistevano già in precedenza, come la lisciaia ed il forno, tinaia o il forno oppure il pollaio, il porcile e l'ovile. SI presuppone che vi furono altri elementi destinati alla demolizione per lasciare creare un ampio spazio per una corte unica, mentre la scuderia era
=== Il Palazzo ===
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=== La scuderia ===
La pianta dell'edificio adibito a stalla per i cavalli, era rappresentata da un parallelogramma avente i lati di 32 x 17,40 metri circa. Lungo tutto il lato ovest, rivolto verso la corte, vi è un porticato largo circa 5,20 metri. il disegno di questa facciata, con [[Piedritto|piedritti]] e archi di ordine toscano, è molto armonioso ed equilibrato. L'ingresso alla scuderia che era ti di tipo doppio, formata cioè da due file di poste con passaggio centrale, avveniva da un portone situato nel sottoportico in corrispondenza della seconda arcata iniziando da nord. L'ambiente era illuminato ed arieggiato da tre grandi finestre situate sul lato est cui dovevano corrispondere altrettante aperture sul lato opposto. Al di sotto in travi e tavole di lego, vi era una controsoffittatura a volta che facilitava il ricambio dell'aria e impediva la caduta della polvere del fienile soprastante al quale si accedeva per mezzo di una piccola scala in legno situata nell'angolo sud-est del sottoportico.
== Giardino ==
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