Ermetismo (letteratura): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Edadac (discussione | contributi)
Riga 12:
Non fu certamente estranea all'''ermetismo'' la lezione dei ''[[La Voce (rivista)|vociani]]'', i quali del [[decadentismo]] d'oltralpe accolgono, oltre a certe forme tecniche espressive, anche la concezione della poesia come attimo, illuminazione, frammento. La poesia ermetica contiene una tensione [[metafisica]] proiettata verso l'ineffabile, verso il ''silenzio'' e l<nowiki>'</nowiki>''assenza''. È quindi presente un fondo misticheggiante, esplicitamente religioso in [[Mario Luzi]], che si esprime nell'attesa di una rivelazione trascendente, di un "Altro" la cui presenza è intuita ma rimane lontana e irraggiungibile. L'atmosfera che ne deriva è quindi di sospensione atemporale.
 
Scrive G. Preti:<ref name=":0">Di questo si è occupato, tra i primi, Dante Cerilli con un saggio sull'ermetismo e post ermetismo a fine anni Ottanta, confluito poi in ''Dal pensiero ai segni. Idee e versi alle soglie del Terzo Millennio,'' Foggia, Bastogi, 1999.</ref> "L'esperienza [[esistenzialismo|esistenzialista]] è stata particolarmente vissuta, e ha dato i risultati più convincenti forse nella letteratura, in [[Germania]] per opera della corrente che va da Rilke a ''Carossa'', in [[Italia]] per opera di quella corrente poetica che ebbe inizio con [[Giuseppe Ungaretti]] e che fu detta ''ermetismo'', in quanto appunto volle essere una radicale presa di contatto della persona con la radice esistenziale del suo essere e con la crisi che questa sempre provoca nella vita; in [[Francia]] per opera di [[Jean-Paul Sartre]]".
 
==I temi e lo stile dell'ermetismo==