Statua di Api: differenze tra le versioni

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A suo parere, non ci sono quindi elementi decisivi per asserire che il bue beneventano è veramente Apis. Si può ipotizzare che la scultura sia stata realizzata in un periodo tardo (non prima della fine del [[II secolo]]) in cui l'[[arte egizia]], ormai in decadenza, non era più in grado di conservare le iconografie tradizionali.<ref>{{cita|Müller}}.</ref>
 
Il ritrovamento della statua in un luogo isolato e lontano dal centro urbano di Benevento è stato spiegato ipotizzando che essa sia stata lì trasportata per proseguire il culto della divinità egizia clandestinamente, mentre i [[Longobardi]] erano impegnati ad eradicare i culti pagani dalla città. Inoltre, ciò può avere un nesso con il motivo per cui la zona del ritrovamento è una di quelle in cui la tradizione pone il [[noce di Benevento|sabba delle streghe]] riunitesi a Benevento.<ref>{{cita|Galasso|p. 592}}.</ref>
 
== Note ==
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* {{cita libro|nome=Marcello|cognome=Rotili|titolo=Benevento romana e longobarda. L'immagine urbana|editore=Banca Sannitica|città=Ercolano|anno=1986|cid=Rotili|p=49}}
* {{cita pubblicazione|autore=Vito Antonio Sirago|titolo=Il Samnium nel mondo antico 5. Domiziano e il Tempio Isiaco di Benevento|rivista=Samnium|città=Benevento|numero=1-4|anno= 1992|p=80|cid=Sirago}}
* {{cita libro|curatore=Ermanno A. Arslan|autore=Elio Galasso|capitolo= Iside, Madonna e strega di Benevento|titolo= Iside. Il mito il mistero la magia|editore= Electa|città= Milano|anno= 1997|pp=592-595|cid=Galasso}}
 
== Voci correlate ==