Yakovlev Yak-9: differenze tra le versioni
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== Impiego operativo ==
I primi Yak-9 entrarono in azione nel corso della [[battaglia di Stalingrado]], nella seconda metà di dicembre del 1942, con il 434° IAP<ref group=N>«Истребительный Авиационный Полк», «Istrebitel'nyj Aviacionnyj Polk», cioè «Reggimento dell'Aviazione da Caccia»</ref>, mentre i velivoli assegnati più o meno in contemporanea alla 1^ Armata dell'Aria<ref group=N>«Воздушная Армия», «Vozdušnaja Armija»</ref>, furono costretti a terra dalle pessime condizioni meteorologiche<ref name=GK62/>. In ogni caso la maggior parte dei nuovi Yak-9 fu inizialmente utilizzato come riserva od assegnato ai centri di addestramento<ref name=GK62/>.
Dopo pochi mesi, come successe per altri "Yak", insorsero problemi al rivestimento delle ali che in molti velivoli presentava vistose deformazioni o, in alcuni casi tragici, subì il completo distacco; le indagini svolte consentirono di stabilire che il fenomeno era dovuto principalmente a problemi di produzione, quali le violazioni dei protocolli nelle tecniche di incollaggio nella costruzione delle ali, l'uso di sostanze chimiche non sempre preparate a dovere e a considerevoli fluttuazioni della temperatura ambientale e dell'umidità nel giro delle ventiquattro ore. Il rivestimento fu rinforzato con successo nella maggior parte dei caccia entro luglio di quell'anno<ref name=GK63>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 63}}.</ref>.
Nella primavera del 1943 fecero il loro esordio i primi Yak-9T che, stando ad un'indagine svolta presso la 16^ Armata dell'Aria, operante sul front centrale, in media riuscirono ad abbattere un aereo nemico ogni 31 proiettili [[calibro (armi)|calibro]] {{M|37|m|m|nl=X}} sparati, contro i 147 dei calibro {{M|37|m|m|nl=X}} necessari per i precedenti Yak-9<ref name=GK65>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 65}}.</ref>. Grazie a questi risultati lo Yak-9T guadagnò la stima dei pilti e, grazie all'aumento delle consegne ai reparti, nella seconda metà del 1943 i "9T" furono uno dei caccia più diffusi nelle linee della V-VS<ref name=GK66>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 66}}.</ref>.
Tra il 25 ottobre e il 25 dicembre 1944, il 163.IAP fu il primo [[reggimento]] ad impiegare in combattimento lo Yak-9U. Ai piloti venne ordinato di non spingere il motore a velocità "da combattimento" perché in questo modo si riduceva la sua durata a due o tre voli soltanto. Nonostante ciò, nel corso di 398 sortite, l'unità dichiarò l'abbattimento di 27 Focke-Wulf Fw 190A e un Bf 109G-2, a fronte della perdita di due Yak in combattimenti aerei, uno abbattuto dalla flak e quattro per incidenti. Lo Yak-9U contribuì in modo determinante alla conquista della superiorità aerea da parte dei Sovietici e i tedeschi impararono presto ad evitare di impegnarsi in combattimento con gli Yak "senza albero dell'antenna".<ref name= "Leonard p. 125.">Leonard 2005, p. 125.</ref>▼
Nel frattempo era stata messa in produzione la variante Yak-9D, che andava a colmare la mancanza di un caccia di scorta tra le linee dell'aviazione sovietica. Il suo impiego nelle operazioni risale alla seconda metà del 1943, quando il 18° ed il 20° GvIAP<ref group=N>«Гвардейский Истребительный Авиационный Полк», «Gvardejskij Istrebitel'nyj Aviacionnyj Polk», cioè «Reggimento delle Guardie dell'Aviazione da Caccia»</ref> entrarono in [[Battaglia di Kursk|azione]] nei cieli di Kursk fornendo copertura aerea ai reparti da bombardamento<ref name=GK67>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 67}}.</ref>. Secondo i sovietici, nel periodo compreso tra il 12 ed il 27 luglio i piloti del 18° GvIAP effettuarono 503 sortite ingaggiando 52 combattimenti, conclusi con l'abbattimento di 30 velivoli nemici a fronte di 4 aerei persi<ref name=GK67>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 67}}.</ref>.
In questo periodo gli Yak-9 furono forniti anche al reparto [[Francia|francese]] [[Normandie-Niémen]] che combatteva sul "fronte occidentale" sovietico<ref group=N>Corrispondente, all'incirca, al settore tra [[Smolensk]] e [[Brjansk]]</ref>; alla fine di agosto il gruppo da caccia della [[France libre]] contava tra il proprio materiale di volo tre Yak-9, sei Yak-9D e undici Yak-9T che progressivamente stavano sostituendo i precedenti Yak-1 e con questi velivoli ottenne una buona parte delle 273<ref name= "Gunston p. 255.">{{Cita|Gunston, 1984|p. 255}}</ref> vittorie aeree riconosciute nel corso della guerra.
Le unità equipaggiate con questo caccia subirono meno perdite della media. Dei 2 550 Yak-9 costruiti fino alla fine del 1943, soltanto 383 furono persi in combattimento. ▼
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Lo Yak-9 fu anche il primo aereo dell'aviazione Sovietica a riportare una vittoria contro gli aerei tedeschi a reazione, [[Messerschmitt Me 262]]: il 22 marzo 1945, L. I. Sivko dell'812.IAP abbatté un Me 262 prima di essere a sua volta abbattuto e ucciso da un altro pilota di Messerschmitt a reazione, probabilmente Franz Schall, uno degli assi tedeschi del ''262''.<ref name= "Morgan p. 53.">Morgan 1999, p. 53.</ref>▼
Il valore della lunga autonomia degli Yak-9DD si rivelò chiaramente nel mese di agosto del 1944 quando una formazione di 12 aerei venne trasferita con un volo non-stop da [[Bălți]] a [[Bari]] (oggi in [[Moldavia]]), per successive operazioni a supporto dei [[Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia|partigiani iugoslavi]]<ref>{{Cita|Gunston, 1984|p. 256}}</ref><ref name=GK81>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 81}}.</ref>. Nel corso della loro permanenza sulla base [[Italia|italiana]] gli Yak-9DD effettuarono 155 sortite coprendo ogni volta tra i 400 ed i {{M|600|k|m|nl=X}}, senza far registrare alcun malfunzionamento.
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▲Lo Yak-9 fu anche il primo aereo dell'aviazione
=== Dopoguerra ===
Nel dopoguerra
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