Yakovlev Yak-9: differenze tra le versioni
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Dopo pochi mesi, come successe per altri "Yak", insorsero problemi al rivestimento delle ali che in molti velivoli presentava vistose deformazioni o, in alcuni casi tragici, subì il completo distacco; le indagini svolte consentirono di stabilire che il fenomeno era dovuto principalmente a problemi di produzione, quali le violazioni dei protocolli nelle tecniche di incollaggio nella costruzione delle ali, l'uso di sostanze chimiche non sempre preparate a dovere e a considerevoli fluttuazioni della temperatura ambientale e dell'umidità nel giro delle ventiquattro ore. Il rivestimento fu rinforzato con successo nella maggior parte dei caccia entro luglio di quell'anno<ref name=GK63>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 63}}.</ref>.
Nella primavera del 1943 fecero il loro esordio i primi Yak-9T che, stando ad un'indagine svolta presso la 16^ Armata dell'Aria, operante sul front centrale, in media riuscirono ad abbattere un aereo nemico ogni 31 proiettili [[calibro (armi)|calibro]] {{M|37|m|m|nl=X}} sparati, contro i 147 dei calibro {{M|
Nel frattempo era stata messa in produzione la variante Yak-9D, che andava a colmare la mancanza di un caccia di scorta tra le linee dell'aviazione sovietica. Il suo impiego nelle operazioni risale alla seconda metà del 1943, quando il 18° ed il 20° GvIAP<ref group=N>«Гвардейский Истребительный Авиационный Полк», «Gvardejskij Istrebitel'nyj Aviacionnyj Polk», cioè «Reggimento delle Guardie dell'Aviazione da Caccia»</ref> entrarono in [[Battaglia di Kursk|azione]] nei cieli di Kursk fornendo copertura aerea ai reparti da bombardamento<ref name=GK67>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 67}}.</ref>. Secondo i sovietici, nel periodo compreso tra il 12 ed il 27 luglio i piloti del 18° GvIAP effettuarono 503 sortite ingaggiando 52 combattimenti, conclusi con l'abbattimento di 30 velivoli nemici a fronte di 4 aerei persi<ref name=GK67>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 67}}.</ref>.
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In questo periodo gli Yak-9 furono forniti anche al reparto [[Francia|francese]] [[Normandie-Niémen]] che combatteva sul "fronte occidentale" sovietico<ref group=N>Corrispondente, all'incirca, al settore tra [[Smolensk]] e [[Brjansk]]</ref>; alla fine di agosto il gruppo da caccia della [[France libre]] contava tra il proprio materiale di volo tre Yak-9, sei Yak-9D e undici Yak-9T che progressivamente stavano sostituendo i precedenti Yak-1 e con questi velivoli ottenne una buona parte delle 273<ref name= "Gunston p. 255.">{{Cita|Gunston, 1984|p. 255}}</ref> vittorie aeree riconosciute nel corso della guerra.
Nella tarda primavera del 1944 furono disponibili le varianti "9K", "9M", "9DD" e "9U"; quest'ultima, che vedeva l'impiego del nuovo motore VK-107A, fu particolarmente condizionata dalla scarsa affidabilità del propulsore tanto che alle unità di prima linea fu raccomandato di non spingere il motore a velocità "da combattimento" perché in questo modo si riduceva la sua durata a due o tre voli soltanto. Nonostante ciò il 163° IAP, uno dei primi reparti ad impiegare in combattimento il "9U", nel corso di 398 sortite dichiarò l'abbattimento di 27 [[Focke-Wulf Fw 190|Focke-Wulf Fw 190A]] e un [[Messerschmitt Bf 109|Messerschmitt Bf 109G-2]], a fronte della perdita di due Yak in combattimenti aerei, uno abbattuto dalla
Il valore della lunga autonomia degli Yak-9DD si rivelò chiaramente nel mese di agosto del 1944 quando una formazione di 12 aerei venne trasferita con un volo non-stop da [[Bălți
Nel complesso fu calcolato che le unità equipaggiate con gli Yak-9 subirono meno perdite della media. Dei {{formatnum:2550}} aeroplani costruiti fino alla fine del 1943, soltanto 383 furono persi in combattimento<ref name="Bergstrom p.32">{{Cita|Bergstrom, 2008|p. 32}}.</ref>.
Lo Yak-9 fu anche il primo aereo dell'aviazione sovietica a riportare una vittoria contro gli aerei tedeschi a reazione Messerschmitt Me 262: il 22 marzo 1945, L. I. Sivko dell'812° IAP abbatté un Me 262 prima di essere a sua volta abbattuto e ucciso da un altro pilota di Messerschmitt a reazione, probabilmente [[Franz Schall]], uno degli assi tedeschi del ''262''.<ref name= "Morgan p. 53.">{{Cita|Morgan, 1999|p. 53}}.</ref>
=== Dopoguerra ===
Nel dopoguerra i caccia ad elica Yakovlev erano ancora molto diffusi, in particolare il più recente modello "9P", e vennero impiegati dalle forze armate di [[Albania]], [[Cina|Repubblica Popolare Cinese]], [[Jugoslavia]] (paese nel quale fu sviluppato un modello derivato, l'[[Ikarus S-49]]<ref>{{Cita|Yak Piston Fighters|in "AirVectors"|GrGo}}</ref>), [[Polonia]] e [[Ungheria]]. Alcuni esemplari furono anche utilizzati in combattimento durante la [[guerra di Corea]] con le insegne nordcoreane, finendo però presto per essere distrutti dalle
== Versioni ==
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