Carlo I d'Armagnac: differenze tra le versioni
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Il fratello, Giovanni V, lo creò visconte di Fézensaguet, nel [[1465]] circa<ref name=A/>.
Nel [[1465]], Carlo si schierò con Giovanni V<ref name=RO>{{fr}} [https://books.google.fr/books?id=21YBAAAAQAAJ&pg=PA230#v=onepage&q&f=false#ES RDocumens historiques et généalogiques sur les familles et les hommes remarquables du Rouergue, pag. 257]</ref> appoggiando nella sua protesta, [[Carlo di Francia, duca di Berry]], fratello minore del [[re di Francia]], [[Luigi XI di Francia|Luigi XI]], denominata ''La Lega del bene pubblico''<ref name=Rouergu>{{fr}} [https://books.google.fr/books?id=21YBAAAAQAAJ&pg=PA230#v=onepage&q&f=false#ES RDocumens historiques et généalogiques sur les familles et les hommes remarquables du Rouergue, pag. 255]</ref>; dopo l'avvenuta pacificazione, Luigi XI non dimenticò l'affronto<ref name=Rouergu/>, e, con l'accusa di avere rapporti col [[re d'Inghilterra]], [[Edoardo IV d'Inghilterra|Edoardo IV]], nel settembre [[1470]], il parlamento di Parigi, decretò la requisizione di tutti i suoi beni per [[lesa maestà]]<ref name=Rouergu/> e lo condannò ad essere arrestato<ref name=An/>.<br>Giovanni, dopo essere stato sconfitto, nel giugno [[1472]], si rifugiò in [[Aragona]], ma nel mese do ottobre era già rientrato e asserragliato a Lectoure<ref name=Rouergu/>.<br>Giovanni dovette capitolare e perdette la vita in una scaramuccia<ref>Charles Petit Dutaillis, ''Francia: Luigi XI'', in ''Storia del mondo medievale'', pag 675</ref>; secondo Père Anselme, Giovanni fu assassinato a colpi di pugnale, il 5 marzo 1473, dagli armigeri che erano entrati a Lectoure<ref name=An/>.<br>Alla sua morte, l'eredità di Giovanni non fu riconosciuta ai figli avuti dalla sorella (in quanto considerati illegittimi) e passò perciò a Carlo, l'unico fratello maschio, che divenne conte titolare, in quanto per volere di Luigi XI i beni di Giovanni furono spartiti:
Carlo passò in carcere circa quindici anni, secondo Père Anselme, non tanto per ciò che aveva fatto, ma per la sua parentela con Giovanni V<ref name=A/>; le condizioni della prigionia furono molto dure, rinchiuso in una segreta, era angariato dal suo carcerire, Philippe L'Huilier<ref>{{fr}} [https://books.google.fr/books?id=21YBAAAAQAAJ&pg=PA230#v=onepage&q&f=false#ES RDocumens historiques et généalogiques sur les familles et les hommes remarquables du Rouergue, pag. 258, nota 1]</ref>.<br>Carlo fu liberato, dopo la morte di Luigi XI (30 agosto 1483), il 16 novembre [[1483]]<ref name=RO/>, ed il 12 aprile 1484, si presentò al parlamento per ottenere giustizia ed essere reintegrato nei suoi domini<ref name=RO/>; il cancelliere, su ordine del nuovo [[re di Francia]], [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]], gli promise giustizia e dopo poco, Carlo fu reintegrato nei domini di famiglia<ref name=ROU>{{fr}} [https://books.google.fr/books?id=21YBAAAAQAAJ&pg=PA230#v=onepage&q&f=false#ES RDocumens historiques et généalogiques sur les familles et les hommes remarquables du Rouergue, pag. 258]</ref>, trovando alcune resistenze tra coloro che vi erano insediati<ref name=A/>.<br>In quello stesso anno ([[1484]]), tra novembre e dicembre, fece donazione di alcune terre a due suoi nipoti, Ugo di Chalon, figlio della sorella Eleonora, e [[Renato d'Alençon]], figlio di [[Maria d'Armagnac|Maria]]<ref name=A/>.
I patimenti sofferti nel duro carcere, avevano lasciato un segno e le sue capacità intellettive avevano subito un danno tale che, per gli affari e su ordine del re<ref name=A/>, era stato affiancato da un curatore<ref name=ROU/>.
Infine, nel [[1497]], Carlo fece dono di tutti i suoi possedimenti al pronipote, [[Carlo IV d'Alençon]]<ref name=A/>, figlio di Renato. e morì a [[Castelnau-de-Montmiral]], il 3 giugno di quello stesso anno<ref>{{fr}} [https://archive.org/details/lamaisondarmagn00samagoog/page/n330#ES La maison d'Armagnac au XVe siècle et les dernières luttes de la féodalité, pagina 301, nota 1]</ref>.
Alla morte di Carlo, i pretendenti dei suoi possedimenti furono molti, ma alla fine la successione tocco a [[Carlo IV d'Alençon]], che fu riconosciuto, come tale solo il 29 april [[1514]]<ref>{{fr}} [https://archive.org/details/lamaisondarmagn00samagoog/page/n346#ES La maison d'Armagnac au XVe siècle et les dernières luttes de la féodalité, pagina 317]</ref>, anche perché era il marito di [[Margherita d'Angoulême]], sorella maggiore di [[Francesco I di Francia|Francesco d'Angoulême]], marito di [[Claudia di Francia]], ed erede al trono francese<ref name=maison>{{fr}} [https://archive.org/details/lamaisondarmagn00samagoog/page/n348#ES La maison d'Armagnac au XVe siècle et les dernières luttes de la féodalité, pagina 318]</ref>; il documento di conferma fu siglato nel febbraio [[1515]], quando Franesco era già Franceso I di Francia<ref name=maison/>.
== Matrimonio e discendenza ==
Carlo aveva sposato Caterina di Foix Candale<ref name=A/><ref name=ROU
Da tre diverse amanti di cui non conosciamo né il nome né gli ascendenti, Carlo ebbe tre figli<ref name=CHARLES/>:
* Giovanni († dopo [[1471]]), signore di [[Pont-de-Salars|Camboulas]]<ref name=ROU/>
* Pietro (prima del [[1468]] - † dopo [[1517]]), barone di [[Caussade]]<ref name=ROU/> e visconte di [[Gimont|Gimoes]], legittimato nel [[1502]]<ref name=ROU/>
* Antonio, signore di [[Ségur (Aveyron)|Segur]]<ref name=ROU/>, che godeva di una pensione sulle terre d'Armagnac, come conferma un documento del [[1488]]<ref name=A/>.
== Note ==
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