Trappeto (frantoio): differenze tra le versioni

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[[File:Frantoio Ipogeo.jpg|thumb|upright=1.5|Oggi, il trappeto dell'[[Abbazia di Santa Maria a Cerrate]]]]
Il '''trappeto''' (dal latino ''trappētum''<ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/trappeto/ trappéto in Vocabolario – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>) è il termine<ref>S. Marino, ''Celsorizzo in Acquarica del Capo'', 1999, Taviano (Lecce), p.59</ref> utilizzato nella tradizione [[sicilia]]na e [[Salento|salentina]] per indicare un [[frantoio]] [[ipogeo]] per la produzione di [[olio d'oliva]].
 
{{citazione|I trappeti sono generalmente tra noi tante grotte sotterranee scavate nel [[Carparo|tufo]], o in una specie di pietra calcarea più o meno dura detta volgarmente "leccese<ref>Nel suo trattato ''Osservazioni intorno agli ostacoli dei trappeti feudali'', edito a Napoli, nel 1792, [[Cosimo Moschettini]] descrive le strutture ipogee dove avveniva la trasformazione delle olive in olio.</ref>".|[[Cosimo Moschettini]]}}
 
Testimoni di un'antica arte della produzione dell'olio, questi frantoi ipogei sono parte integrante del paesaggio e dell'architettura rurale che connotano il territorio della [[Sicilia]] e della [[Puglia]] e in particolare del [[Salento|salentino]]<ref>AA.VV, ''Salento d'autore. Guida ai piaceri intellettuali del territorio'', editore Manni, 2004, p. 42 ISBN 978-8881765102</ref>.
 
== Storia ==
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Secondo resoconti storici, a metà del XIX secolo nell'antica circoscrizione amministrativa della [[Terra d'Otranto]] sono presenti ben 1073 trappeti<ref name="trappeto">{{cita web|url=http://www.napoliunderground.org/index.php/it/biblioteca2/category/3-speleo-club-cryptae-aliae?download=23:aspetti-e-caratteri-dei-trappeti-ipogei-in-puglia|titolo=Aspetti e caratteri dei trappeti ipogei in Puglia|editore=Speleo Club Cryptae Aliae |pagina=5 e 6|accesso=21 febbraio 2016}}</ref>. E nel 2006, in Puglia, risultano censiti 157 trappeti<ref name="trappeto"/> (4 nel barese, 7 nel brindisino, 22 nel tarantino, 124 nel leccese): recentemente oggetto di recupero da parte dalle amministrazioni comunali, i frantoi ipogei sono oggi aperti al pubblico e fanno parte di itinerari turistici<ref >{{cita web|url=http://www.casadellolivo.it/2010/08/viaggio-tra-i-frantoi-ipogei-nel-salento-prima-tappa-versante-occidentale/ |titolo=Viaggio tra i frantoi ipogei nel Salento|editore=Centro Culturale Casa dell'Olivo|accesso=4 novembre 2014}}</ref>.
 
Ancora oggi la toponomastica siciliana è legata al ''trappeto'' per numerosi abitati, contrade e comuni.
 
== Caratteristiche ==