Enterococcus: differenze tra le versioni

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== Struttura ==
 
Gli enterococchi sono microrganismi [[Gram-positivi]] e catalasi-negativi di forma tondeggiante che si dispongono sotto forma di diplococchi oppure in corte catene, ciò rende difficile distinguerli al microscopio dagli ''[[Streptococco|Streptococchi]]''. Sono organismi anaerobi facoltativi (preferiscono consumare [[ossigeno]], ma possono comunque sopravvivere anche in assenza di esso) e sopportano un ampio intervallo di temperature.<ref name=Fischetti_2000>{{Cita libro | autore = Fischetti VA; Novick RP; Ferretti JJ; Portnoy DA; Rood JI (editors) | titolo = Gram-Positive Pathogens | editore = ASM Press | anno = 2000 | isbn = 1-55581-166-3 }}</ref> Tipicamente mostrano alfa-emolisi o gamma-emolisi su un terreno agar-sangue di pecora, molto raramente beta-emolisi. Sono batteri esigenti dal punto di vista nutrizionale poiché necessitano di una fonte di carbonio, basi di acidi nucleici e vitamina B, possono crescere su agar-sangue e sono resistenti anche ad alte concentrazioni di cloruro di sodio o di sali biliari. Due specie sono organismi [[Commensalismo|commensali]] dell'intestino umano: ''[[Enterococcus faecalis]]'' ed ''[[Enterococcus faecium]]''.
 
== Patogenesi ==
 
Gli enterococchi sono microrganismi intrinsecamente resistenti agli antibiotici beta-lattamici e spesso anche le specie precedentemente sensibili a farmaci come vancomicina o gentamicina hanno sviluppato resistenza. Questo è il motivo principale del verificarsi di patologie gravi in conseguenza ad infezione da enterococchi che normalmente non sono microrganismi particolarmente virulenti. Gli enterococchi si attaccano agli enterociti e ad altri epiteli delle mucose grazie alle loro adesine superficiali, secernono inoltre alcune citolisine ed enzimi proteolitici quali collagenasi, gelatinasi, elastasi e serin-proteasi. Sono vulnerabili alla fagocitosi.
 
== Aspetti medici ==
 
Infezioni cliniche importanti causate da ''Enterococcus'' comprendono: infezioni del tratto urinario, batteriemia, endocarditi batteriche, diverticoliti, e [[Meningite|meningiti]]. Ceppi sensibili di questi batteri possono essere trattati con ampicillina e vancomicina.<ref name=Baron>{{Cita libro | autore = Pelletier LL Jr. | titolo = Microbiology of the Circulatory System. ''In:'' Baron's Medical Microbiology ''(Baron S ''et al'', eds.)| edizione = 4th ed. | editore = Univ of Texas Medical Branch | anno = 1996 | id = [http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/bv.fcgi?rid=mmed.section.5077 (via NCBI Bookshelf)] ISBN 0-9631172-1-1 }}</ref>
Da un punto di vista medico, la caratteristica principale di questo genere è il suo alto livello di resistenza endemica agli antibiotici. Alcuni enterococchi sono intrinsecamente resistenti agli antibiotici basati sulla β-lattamina (alcune [[penicillina|penicilline]] e praticamente di tutte le cefalosporine) così come a molti aminoglicosidi.<ref name=Sherris>{{Cita libro | autore = Ryan KJ; Ray CG (editors) | titolo = Sherris Medical Microbiology | edizione = 4th ed. | editore = McGraw Hill | anno = 2004 | isbn = 0-8385-8529-9 }}</ref> Negli ultimi vent'anni, sono comparsi ceppi di ''Enterococcus'' particolarmente virulenti che sono resistenti alla vancomicina (Enterococco Vancomicina-resistente, o VRE) in infezioni nosocomiali di pazienti ospedalizzati, special modo negli Stati Uniti. Altri paesi sviluppati come la Gran Bretagna sono stati risparmiati da questa epidemia, e nel 2005 Singapore è riuscita a fermare un'epidemia di VRE. VRE può essere trattato con Quinupristin/dalfopristin (Synercid) con tassi di risposta di circa il 70%.<ref name=Tünger_2004>{{Cita pubblicazione |autore=Tünger A, Aydemir S, Uluer S, Cilli F |titolo=In vitro activity of linezolid & quinupristin/dalfopristin against Gram-positive cocci |rivista=Indian J Med Res |volume=120 |numero=6 |pp=546-52 |anno=2004 |pmid=15654141 }}</ref>
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== Terapia ==
 
La terapia standard per enterococchi non resistenti alla maggior parte degli antibiotici è una combinazione sinergica di un aminoglicoside e di una penicillina. Come detto oggi buona parte degli enterobatteri è resistente ad entrambi, in particolare ''Enterococcus faecium'' è quasi sempre resistente alle penicilline e in gran parte resistente alla vancomicina grazie a plasmidi. In questi casi si utilizzano fluorochinoloni oppure linezolid, sebbene alcuni ceppi abbiano sviluppato resistenza anche per questo farmaco.
 
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== Disinfezione ==
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== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
*{{cita libro|cognome=Murray|nome=Patrick R.|titolo= Microbiologia medica|editore= EMSI| città= Roma |anno=2008|isbn=978-88-86669-56-6}}