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| Localizzazione = [[Mar Mediterraneo]]
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La '''Corsica''' (''Corse'' in [[lingua francese|francese]], ''Corsica'' in [[lingua corsa|còrso]], ''Còrsega'' in [[lingua ligure|ligure]]<ref>Mario Niccolò Conti, Amedeo Ricco, ''Dizionario spezzino (primo contributo alla definizione del patrimonio lessicale)'', La Spezia, Accademia lunigianese di scienze Giovanni Cappellini, 1975.</ref>) è la quarta isola del [[mar Mediterraneo|Mediterraneo]] (dopo [[Sicilia]], [[Sardegna]] e [[Cipro]])<ref name="De Agostini">De Agostini Ed., ''L'Enciclopedia Geografica - Vol. I - Italia'', 2004, p. 78</ref>, nonché una [[Suddivisioni della Francia|collettività territoriale]] francese. Separata dalla [[Sardegna]] dal breve tratto delle [[Bocche di Bonifacio]], emerge come una grande [[catena montuosa]] ricca di [[Foresta|foreste]] dal mar Mediterraneo, segnando il confine tra la sua parte occidentale, il [[mar Tirreno]] e il [[mar Ligure]].
Crocevia da 4.000 anni di rotte e di popoli, l'isola, secondo un'ormai consolidata leggenda, venne chiamata '''Kallíste''' (''Καλλίστη'', ossia la più bella) dai [[Greci]]; altri nomi antichi furono ''Cyrnos'' (in greco Κύρνος),<ref name="StraboneItaliaV2.7">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V, 2,7.</ref> ''Cernealis'' (Κηρνεάλις), ''Corsis'' (Κορσίς) e ''Cirné'' (Κιρνή). Oggi è chiamata "''l'Île de Beauté''", ovvero "l'isola della bellezza". È conosciuta come il luogo natale di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] (nato nel [[1769]] ad [[Ajaccio]], tre mesi dopo l'invasione contro la [[Repubblica Corsa]] di [[Pasquale Paoli]] e un anno dopo che l'isola era stata [[Trattato di Versailles (1768)|ceduta in pegno per debiti]] a [[Luigi XV]] dalla [[Repubblica di Genova]]).
Con circa un terzo del suo territorio protetto come [[Parco naturale regionale della Corsica|parco naturale]], e gran parte del litorale ancora non antropizzato, la Corsica, quasi spopolata (circa 35 abitanti/km²), basa buona parte della sua [[economia]] sul [[turismo]], che raddoppia all'incirca la sua [[popolazione]] d'estate. Alla ricettività, ben sviluppata e assortita per offerte e destinazioni (dall'[[alpinismo]] alla subacquea), si affianca la tradizionale economia agro-pastorale e [[vino|vinicola]], cui negli ultimi anni, pur tra difficoltà e contraddizioni, si aggiunge una timida apertura verso il [[Settore terziario|terziario]] avanzato.
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I pochi [[Irredentismo italiano in Corsica|irredentisti]] ([[Petru Rocca]] e [[Petru Giovacchini]] tra gli altri) erano lacerati dallo spirito atavico che sempre legava la gente di Corsica alla sua terra, prima che ad ogni altra cosa.
In tale situazione l'[[Italia fascista]] tentò nel [[1938]] di far leva sul mai del tutto sopito sentimento antifrancese e sulla crisi diffusa in Corsica, per crearvi un sostegno alle pretese espansioniste mussoliniane (che rivendicava all'Italia la [[Savoia (regione storica)|Savoia]], la [[Nizza|Contea di Nizza]] e la Corsica). Se alcuni intellettuali còrsi
=== Occupazione militare italiana ===
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