Contemporaneamente esordì anche come progettista privato. Curò infatti la progettazione di numerose ville per membri dell'aristocrazia e per personaggi altolocati sui laghi lombardi. Lasciò interventi in ville a [[Pallanza]] (Villa Orsetti poi [[Villa tarantoTaranto]] per il colonnello [[Neil Mc EachamEacharn]] e [[Villa Scagliola]]), [[Baveno]] ([[Villa Della Casa]] per l'imprenditore ticinese [[Nicola Della Casa]]) e [[Stresa]] (Villa Ducale o [[Palazzo Bolongaro]]) sul Verbano, a [[Cadenabbia]] sul [[Lago di Como|Lario]] e a [[Lugano]].
[[Villa Orsetti]], poi Taranto, a [[Pallanza]] (1875-80) diventerà in seguito famosa per il parco; ma resero ancor più noto il Guidini la cosiddetta villaVilla ducaleDucale, trasformazione e ampliamento del palazzo Bolongaro a [[Stresa]] per [[Maria Elisabetta di Sassonia]]-Coburgo e Gotha, duchessa di Genova e madre della regina [[Margherita di Savoia]] (1880 circa), e poco discosto la residenza di [[Tommaso di Savoia]] duca di Genova, fratello di Margherita e zio del futuro [[Vittorio Emanuele III]], oggi scomparsa. Ciò gli valse il titolo di "architetto onorario della duchessa di Genova". Sua anche la [[villa Ashburner]], detta villa Scagliola, a [[Pallanza]] (1880 circa), con richiami stilistici alla francese. A lui si deve anche assegnare [[Villa Della Casa]] a [[Baveno]] eretta per l'imprenditore ticinese [[Nicola Della Casa]], ultimata nel 1880. A [[Cadenabbia]] sul Lario progettò la villa Maria. Egli curò ugualmente i progetti per un villino per il conte [[Orsetti]] a [[Caprezzo]] e per una villa a [[Napoli]] per [[Tommaso duca di Genova]]<ref>> G. Margarini - C.A. Pisoni, Il Granito di Baveno. Nicola Della Casa, un pioniere, Alberti Libraio Editore, Verbania 1994 <</ref>.