Il primo re: differenze tra le versioni
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Remo, rifiutandosi di accettare un tale ordine divino che gli impone di sacrificare il fratello, inveisce contro gli dei, spegne il sacro fuoco di Vesta, uccide il vecchio sacerdote del pago e incatena Satnei nel mezzo della foresta, preda inerme degli animali selvatici. Tornato nel villaggio, gli dà fuoco e riduce tutti gli abitanti a suoi schiavi. Romolo, in seguito a questi eventi, ormai completamente guarito, affronta il fratello che, resosi conto dei suoi eccessi, tenta invano di liberare Satnei, ormai morente dopo esser stata aggredita dagli animali selvatici. Satnei rivela a Remo che entrambi hanno svolto inconsciamente la loro parte nella profezia e che il fratricida designato ora è Romolo, in quanto risparmiato da suo fratello. Prima di spirare, la sacerdotessa incita infine Remo a fuggire.
Romolo diviene il capo degli abitanti del pago
Nonostante Romolo sia disponibile a riappacificarsi con il fratello, Remo rivendica per sé la sua tribù, ritenendoli suoi schiavi. Ormai isolato, Remo minaccia di spegnere il sacro fuoco custodito dalla tribù di Romolo, superando [[Pomerio|la linea]] che il fratello aveva tracciato per terra intimandogli di non superarla. Tra i due incomincia quindi un combattimento mortale in cui Remo sembra avere il sopravvento; tuttavia, quando questi si rende conto del fatto che il suo popolo, comunque vada, non intende più seguirlo, decide di compiere l'estremo sacrificio, inducendo il fratello ad ucciderlo per far sì che la profezia dell'oracolo si compia. In punto di morte Remo si riappacifica con il fratello, riconoscendolo come suo re e incoraggiandolo ad attraversare il fiume e a fondare là una città sicura.
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