Arvid Pardo: differenze tra le versioni

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Fu affidato a [[Bernardo Attolico]], amico del padre Guido, che fu ambasciatore in [[Brasile]], [[Unione Sovietica]], [[Germania nazista|Terzo Reich]] e [[Vaticano]]. Attolico lo mandò a scuola al Collegio Mondragone, [[Frascati]], e il giovane pardo passò le sue vacanze con Attolico nelle varie ambasciate in cui lavorava.
 
Pardo parlava bene l'italiano, il francese, lo spagnolo e sapeva abbastanza bene il tedesco. Quando era studente a Roma prima della seconda guerra mondiale conobbe Marit Claeson, una disegnatrice di tessuti svedese e la sposò nel 1947. Ebbe tre figli, Christina (1949, sposata Menez), Lars (19501951) e David (19511952) che gli sopravvissero.
 
Ottenne una laurea in diritto internazionale dall'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]] nel 1940. Quando cominciò la guerra iniziò una attività clandestina come antifascista ma fu arrestato nel 1940. Dopo la caduta di [[Benito Mussolini]] fu liberato nel settembre 1943 ma fu di nuovo arrestato dalla [[Gestapo]] e portato al campo di lavoro di Grossbeeren e poi rinchiuso nella prigione di Alexanderplatzt e in quella di Charlottenburg a [[Berlino]].