Genetica: differenze tra le versioni

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=== La genetica classica ===
Negli anni successivi, alla riscoperta delle tesi di Mendel, si avviò un gran numero di esperimenti tesi a delucidare le basi molecolari dell'ereditarietà. Nel [[1910]] [[Thomas Hunt Morgan]] suggerì che i geni si trovassero nei [[cromosomi]], in seguito ad osservazioni su [[Drosophila]] (il moscerino della frutta). Morgan notò infatti che le mutazioni che generavano un colore bianco dei cromatidi erano trasmesse in modo differente tra individui di diverso sesso in quanto questo gene mutante si trova sul cromosoma X. In seguito un suo studente, C.B. Bridges, dimostrò con vari esperimenti la correttezza dell'asserzione di Morgan. In più osservò il fenomeno della non-disgiunzione in Drosophila m. e scopri che il cromosoma Y di quest'ultima non ha rilevanza nella determinazione del sesso ma influenza la fertilità nei maschi. Nel [[1913]] il suo studente [[Alfred Sturtevant]] utilizzò il fenomeno del ''[[linkage genetico]]'' e le frequenze di ricombinazione ad esso associate per dimostrare e mappare la disposizione lineare dei geni lungo il cromosoma.
 
[[File:DNA chemical structure.svg|thumb|upright=1.4|La struttura chimica del DNA]]