Elezioni parlamentari in Iraq del dicembre 2005: differenze tra le versioni

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==== Sciiti ====
*la [[Coalizione Irachena Unificata]] (CIU), che raggruppa i principali partiti sciiti ed ha l'appoggio del grande ayatollah sciita [[Ali al-Sistani]] (benché questi abbia formalmente preferito mantenersi neutrale), ha ottenuto il 41% dei voti e 128 seggi, confermandosi come la principale formazione politica irachena,. conNonostante l'appoggioincremento implicito del grande ayatollah sciita [[Alidi al-Sistani]]voti, cheil hasuo formalmentepeso preferitopercentuale mantenersisi neutrale.è Nonostanteridotto l'incrementodel di7% voti,per la partecipazione per la prima volta dei sunniti haalle ridottoelezioni. ilLa suo peso percentuale del 7%, ecoalizione non ha ottenutoraggiunto comunque la maggioranza assoluta dei seggi, ed avrà bisogno comunque di ampie alleanze per otteneregovernare, latanto maggioranzapiù deiche duela maggioranza terzicostituzionale necessaria ad eleggere il Presidente della Repubblica e il primo ministro è quella di 2/3. La coalizione ha patitoavuto alcune defezioni di scarso rilievo, compensatae per contro dalll'aggiunta di nuovi piccoli partiti.
*la [[Lista Irachena Nazionale]] guidata dall'ex primo ministro ''ad interim sciita filo-americano'' [[Iyad Allawi]], sciita e filo-americano, ma comprendente anche il Partito Comunista Iracheno, il Raggruppamento Repubblicano Iracheno, il liberale [[Adnan Pachachi]], il leader sunnita tribale Ghazi Mashal Ajil al-Yawer ed altri partiti sciiti, sunniti e turcomanni, ha una connotazione laica e filo-occidentale, più dialogante verso gli insorti arabo-sunniti, mentreed è particolarmente avversata dagli sciiti filo-iraniani di [[MoqtadaMuqtada al-Sadr]], una componente della CIU.Partendo dalLa coalizione aveva ottenuto il 17% dei voti e 47 seggi in gennaio, essamentre hain ottenutodicembre soltanto l'8% dei voti e 25 seggi, perdendo circa mezzo milione di voti, ed ha accusato di frode elettorale le coalizioni avversarie sciita e curda.
* la lista deii ''Promotori del Messaggio'' (''al-Risāliyyūn'', “I Progressisti”), raggruppa i seguaci di [[Moqtada al-Sadr]] contrari all'alleanza con la CIU, guidati dallo sceicco Abd al-Hadi al-Darraji, un collaboratore di [[Muqtada al-Sadr]], edraggruppa la frangia dei suoi seguaci contraria all'alleanza con la CIU. Essi hahanno ottenuto l'1,2% dei voti e 2 seggi.
*la ''Lista del Congresso Nazionale Iracheno'', delguidata dal leader sciita laico filo-occidentale [[Ahmad Shalabi]], e la ''Coalizione Islamica'', di matrice sciita islamista, anch'esseentrambe fuoriuscite dalla CIU, non hanno invece ottenuto lo 0,3-0,2% e nessunalcun seggio.
 
==== Curdi ====
*L'[[Alleanza del Kurdistan]], coalizione dei principali partiti [[Kurdistan iracheno|curdi]], di ispirazione laica, ha ottenuto il 21,7% dei voti e 53 seggi; pur perdendo il 4% dei voti e 22 seggi rispetto a gennaio, ha visto confermatoconfermando il suo ruolo essenziale per la formazione di una coalizione di governo.
*l'''Unità Islamica del Kurdistan'', composta di islamisti curdi, fuoriuscita dall'Alleanza, ha ottenuto l'1,3% dei voti e 5 seggi.
 
==== Sunniti ====
I sunniti, dopo aver boicottato le elezioni di gennaio, si sono presentati per la prima volta alle elezioni di dicembre, anche se divisi in due coalizioni principali<ref>{{Cita news|autore = |titolo = Iraq takes another step down a long, hard road|pubblicazione = [[The Economist]]|data = 19 dicembre 2005|url = http://www.economist.com/node/5299697|lingua = en|accesso = 20 maggio 2015}}</ref>:
*il [[Fronte dell'Accordo Iracheno]] guidato da Mohsen Abd al-Hamid e Adnan al-Dulaymi è dominato dal [[Partito Islamico Iracheno]], di ispirazione islamista e legato alla [[Fratellanza Musulmana]], rappresenta l'unica componente sunnita ad aver partecipato al processo costituente; pur essendo critico nei suoi confronti, è disposta ad accettarla a patto di emendamenti che diano più peso ai sunniti ed alla legge islamica. Esso ha ottenuto il 15% dei voti e 44 seggi.
* il [[Fronte Iracheno di Dialogo Nazionale]] guidato da Salah al-Mutlak rappresenta invece la parte laica legata all'eredità del [[partitoPartito Ba'th (Iraq)|Ba'th]], radicalmente critica verso la costituzione, soprattutto per quanto riguarda il federalismo e la ripartizione delle risorse petrolifere sfavorevole alla regione sunnita<ref>http://www.mercurynews.com/mld/mercurynews/news/13537994.htm</ref>. Esso ha ottenuto il 4% dei voti e 11 seggi, ma è accusato dalla CIU di connivenza con i terroristi<ref>http://www.antiwar.com/orig/porter.php?articleid=8367</ref>.
*il ''Raggruppamento di Riconciliazione e Liberazione'', guidato dal sunnita Mishaane al-Juburi, ha ottenuto l'1,1% dei voti e 3 seggi, mentre
*la ''Lista per la Nazione Irachena'', guidata da Mitāl al-Ālūsī, sunnita liberale e filo-occidentale, ha ottenuto un seggio nella circoscrizione di [[Baghdad]].
 
====Minoranze====
*''Fronte Turcomanno Iracheno'', rappresenta la minoranza [[Sunnismo|sunnita]] [[Turcomanno|turcomanna]], ha ottenuto 1 seggio rispetto ai 3 di gennaio; va notato che nel periodo elettorale erano in corso operazioni militari nella città turcomanna di [[Tal Afar]] impedendo il voto <ref>http://www.juancole.com/2005/12/achcar-comments-on-ic-122405-gilbert.html</ref>.
*''Lista del Rafidayn'' o ''“Lista della Mesopotamia”'', guidata da Yonadim Kana, rappresentante le minoranze cristiane [[Chiesa assira d'Oriente|assira]] e [[Chiesa cattolica caldea|caldea]], già presente nel [[Consiglio di Governogoverno Irachenoiracheno]], ha ottenuto una percentuale dello 0,4%.
*''Movimento dei Yazidi per il Progresso e la Riforma'', rappresenta la minoranza etnico-religiosa [[Yazidismo|Yazida]], affine ai curdi, presente in particolare nell'area di [[Sinjar]], ha ottenuto un seggio nel governatorato di [[Mosul]]<ref>{{Cita web|url = http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2005/12/26/AR2005122600717_pf.html|titolo = Vying for a Voice, Tribe in N. Iraq Feels Let Down|accesso = 2015-05-20|sito = www.washingtonpost.com|lingua = en|data = 27 dicembre 2005}}</ref>.
 
=== Tabella sintetica dei risultati ===