Quartiere San Leonardo (Teramo): differenze tra le versioni
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La Torre Bruciata è un bastione romano del II secolo a.C., addossata alla chiesa di Sant'Anna, con basamento quadrato, mura possenti, alta 10 metri. Usata come torre campanaria della vecchia cattedrale, reca ancora i segni dell'incendio di Roberto di Loritello.
[[File:Corso vecchio e Duomo - panoramio.jpg|thumb|upright=1.3|Corso Cerulli con a sinistra il Palazzo Castelli e a destra i portici Savini]]
La ricostruzione di Teramo, nonostante la distruzione dei Normanni, fu molto veloce, e già ad esempio per volere del vescovo Guido II nel 1158 il nuovo [[Duomo di Teramo|Duomo di Santa Maria Assunta]] veniva consacrato solennemente, in posizione diversa dall'antica cattedrale, nella Piazza del Mercato, accanto al nuovo Episcopio, edificato a mo' di fortino protettivo. Nel [[XIII secolo]] il quartiere, come la città tutta, fu controllata dai vescovi Aprutini, tra i quali spicca [[Niccolò degli Arcioni]]. Nel secolo successivo il quartiere divenne roccaforte della famiglia [[Melatino]], che nel 1372 costruì la dimora gentilizia, ancora oggi esistente. I Melatino amministrarono la città per molti anni, e nel XV secolo, con l'arrivo della famiglia [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva]] di [[Atri]], scatenò numerose rivolte, tra le quali la congiura del 1407 ai danni di Andrea Matteo Acquaviva.
Nel corso degli anni seguenti il quartiere fu amministrato delle famiglie Pompetti, Scimitarra e Mezucelli, che componevano nel XVIII secolo le 12 famiglie patrizie dei quattro rioni storici. Benché sconvolto dai terremoti, il quartiere mantenne sempre un aspetto medievale-rinascimentale, fino alle profonde trasformazioni del primo e del secondo Novecento, specialmente durante l'amministrazione comune Gambacorta, che distrusse degli edifici sul Corso De Michetti per ammodernarlo, come testimoniano i portici medievali di case gentilizie, abbattute per lasciar posto al solito ecomostro del boom economico, con alla base le arcate gotiche. Nel corso del Novecento altresì sono state scoperte numerose testimonianze del passato eomano, come i mosaici di Bacco, di Porta Carrese, e della domus del Leone.
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