Discussione:Massimo Scaligero: differenze tra le versioni
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Gentili redattori, per quanto riguarda i rapporti su Scaligero ed il fascismo ci siamo limitati a citare e ci siamo avvalsi dell'unico studio universitario esaustivo sul tema, ovvero quello di Staudenmaier. - Per quanto riguarda le similitudini fra il pensiero di Scaligero e quello di Gentile ci pare di aver fatto le dovute citazioni, in particolare "L'atto del pensare come atto puro" di Giovanni Gentile (1912); se non siete d'accordo con l'ipotesi formulata riguardo a questa parentela filosofica, potete pure riscrivere la voce apportando elementi nuovi, i vostri. Wikipedia é un'enciclopedia libera aperta ai contributi di tutti.--[[Utente:SilesiusAngelus|SilesiusAngelus]] ([[Discussioni utente:SilesiusAngelus|msg]]) 13:01, 14 feb 2019 (CET)
Gentile Silesius,
per quanto riguarda la questione dell'unico "studio esaustivo" ho già avuto modo di citare un altro testo, altrettanto importante (a meno che Lei non sia in grado di valutare il valore dei singoli universitari in questione). Il testo e le citazioni da me prodotte sono state da Lei cancellate. Premettendo che mi ero finanche premurato di capire se Scabelloni fosse stato -così come Lei chiedeva in precedenza - redattore o caporedattore della testata giornalistica in questione.
Il testo da me citato - e che lei ha inteso cancellare - analizza in quasi 400 pagine la storia degli intellettuali che aderirono al fascismo, sposarono l'antisemitismo e furono "rimossi" dalla coscienza storica (si pensi a Pratolini). Il testo pregevole da Lei citato non ricostruisce ciò che fu la vicenda storica nel suo insieme. Potrebbe provare a leggere il libro della Serri. Magari scoprirà che il testo da lei citato non è l'unico nel suo genere ma semplicemente l'unico che ha letto lei.
Anche per le fonti biografiche avete cancellato citazioni e aggiunte importanti e documentate, in barba alla libertà di contributo di cui andatedicendo. Non ipotesi personali - come scrive lei - ma testi presi da libri dedicati a Rosmini e Gentile.
Io gradirei apportare il mio contributo ma vorrei che nè da parte del gruppetto che si nasconde dietro Lei, nè da parte della fazione dei sostenitori di Scaligero vi siano fondamentalismi.
Lei, Silesius, continua a citare "L'atto del pensare..." come se questo la autorizzasse a giustificare le sue congetture.
Come se citare il "5 maggio" significasse giustificare una propria pseudobiografia su Napoleone.
Se il compito è screditare semplicemente il lavoro di un intellettuale italiano, fatelo pure, del reato queato compare già da una vostra dichiarazione iniziale.
Altrimenti si potrebbe aprire un'altra discussione ed avviare una discussione. Seria.
Anche di queste begucce con Evola: i due erano amici nonostante le divergenze e ciò viene scritto anche in quel testo che -prima che lo cancellaste- mi ero premurato di inserire. Le fonti sembrano non interessarvi.
Tutto il pippone dello Staudenmaier andrebbe citato e non copiato nella pagina: questo fa parte delle norme redazionali e credo sia chiarito anche qui. Che lei abbia questo amore per lo storico Staudenmaier non toglie nulla al semplice scrivere che dal x al xy Scabelloni fu autore per x testate e per tot tempo alimentò il dibattito antisemita.
Non ha senso appiccicare tutti i pensieri di uno storico a riguardo perchè l'antisemitismo dovrebbe commentarsi da solo al giorno d'oggi!
Il periodo fascista di Scabelloni fu un periodo. Chi (cioè io) contestualizzava il periodo non voleva affatto edulcorare la faccenda ma metterla in una chiara luce storico-biografica. Dopo l'incontro con l'antroposofia e l'esperienza detentiva Scaligero non si occupò più di politica. Questo non vuol dire edulcorare!
Bisognerebbe lasciar parlare i fatti.
Che il pilota militare che sganciò le prime bombe atomiche si sia fatto prete è un fatto: questo non aggiunge nè toglie nulla alla sua azione. Forse può raccontare qualcosa del suo travaglio interiore ma la cosa dev'essere lasciata così com'è senza bisogno di caratterizzazioni o espressioni moraleggianti.
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