Nudità: differenze tra le versioni

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Quella condizione di nudità che in origine era sinonimo di purezza e di candore si era tramutata paradossalmente nel suo contrario, diventando foriera di [[tentazioni]], della [[concupiscenza]] e degli [[istinti]] più bassi.
 
Se nell'[[arte greca]] la nudità era intesa generalmente come sinonimo di purezza, riguardando molto più gli uomini delle donne, e anche nella mitologia Zeus ordinava che i mortali venissero giudicati «nudi, senza quei rivestimenti, dopo la morte»,<ref>[[Platone]], ''[[Gorgia (dialogo)|Gorgia]]'', 523 e.</ref> l'ambivalenza del significato spirituale della nudità, oscillante tra l'innocenza e la [[vergogna]], permeò in particolare l'arte cristiana, nella quale fuorono tollerate le figure nude di Adamo ed Eva,oltre a quella di Gesù ritratto nei momenti della Flagellazione, della Crocifissione, della Deposizione e della Pietà.<ref name=Goody>Jack Goody, ''[https://books.google.it/books?id=rPRt2PrWYjsC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false L'ambivalenza della rappresentazione. Cultura, ideologia, religione]'' (1997), pp. 202-212, trad. it. di Maria Gregorio, Milano, Feltrinelli, 2000.</ref>
[[Jacques Le Goff]] sottolinea in ogni caso come la «rinuncia alla [[carne (Bibbia)|carne]]» dovuta all'isituzionalizzazione del [[cristianesimo]] sia cominciata già in ambito [[paganesimo|pagano]] verso il II secolo d.C., «tra l'epoca di [[Cicerone]] e il secolo degli [[dinastia degli Antonini|Antonini]]».<ref>[[Jacques Le Goff]], ''Il corpo nel Medioevo'', Laterza, 2007.</ref> Sarà invece col [[Rinascimento]] che si ebbe un'autentica esplosione del nudo, soprattutto di quello femminile, sia nell'arte laica che religiosa.<ref name=Goody/>
{{citazione|La Chiesa medievale rifiutava la nudità, e con essa la maggior parte dell'arte antica che, soprattutto nella scultura, rappresentava corpi nudi. Con il Rinascimento in Europa, soprattutto nel Cinquecento, avviene la riscoperta dei nudi. Gli stessi che prima erano rappresentati negli affreschi delle basiliche soltanto nelle scene della [[resurrezione]] dei corpi.|Jacques Le Goff, ''Il Medioevo e le radici dell'Europa'', intervista di Silvia Luperini su "La Repubblica", 17 gennaio 2007}}
[[File:Tizian 029.jpg|upright=1.7|thumb|[[Tiziano]], ''[[Amor Sacro e Amor Profano#Interpretazione filosofica|Amor Sacro e Amor Profano]]'' (1515)]]