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DAUf
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«''Come tutti i pittori dell'epoca André Dauchez iniziò facendo incisioni che riproducevano opere altrui, ma, su consiglio di Lucien Simon, abbandonò presto quest'attività e, dal 1894, di dedicò alla pittura, in particolare alla rappresentazione dei paesaggi della sua amata Bretagna, soprattutto quelli dei dintorni di [[Bénodet]], dove aveva la sua casa e la sua barca''»<ref>Jean Adhémar, "Inventaire du fonds français après 1800 / Biblioteca nazionale, Dipartimento delle stampe. Tomo V, Cidoine-Daumier", 1949, consultabile in:[https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5488526m/f437.image.r=tudy.langFR Gallica.fr]</ref>.
 
Dauchez divenne noto all'inizio come il pittore del vento e degli estuari, e la sua personalità si affermò attraverso la raffigurazione dei paesaggi, tema che domina la sua produzione. La riva del mare, gli estuari e i porti sono spesso presenti nella sua produzione e: la sua conoscenza dell'ambiente marino erafu ineccepibile. Egli è stato un autentico marinaio che ha navigato e ha esplorato le rive osservandole dal mare.<br />
André Dauchez era un paesaggista puro, e la figura umana è molto spesso assente dai suoi quadri. Maneggiava la mina di piombo alla perfezione e nei suoi disegni le correzioni e i ritocchi non compaiono mai. Era altresì un incisore di notevole perizia e produsse circa 400500 acqueforti; illustrò anche numerosi libri con disegni particolarmente poetici, in edizioni di lusso numerate, come: «''Le foyer breton : Contes et récits populaires'' » di Emile Souvestre, «'' Le livre de l’Emeraude'' » di André Suarès, «''La mer dans les bois'' » di André Chevrillon, che racconta un viaggio in barca sul fiume Odet. E le sue splendide e commoventi illustrazioni del racconto di Paul de Musset «''Monsieur le Vent et Madame la Pluie '' ».
 
== Mostre ==
Dauchez espose a più riprese sia in Francia che all'estero. In Francia, nel 1905, ad esempio, alla galleria Graves a Parigi<ref>Journal Gil Blas n°9361 del 9 maggio 1905, consultabile su [https://gallica.bnf.fr/ark:12148/bpt6k7521113f/f1.zoom.r=tudy.lang FR Gallica bnfj</ref> o nel 1906 presso le Gallerie d'arte decorativa.<ref>Revue "LArt et les aristes", aprile 1906, consultabile su [https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k6106704c/f216.image.r=tudy.langFR Gallica]</ref>: All'estero espose in diverse città e capitali: [[Barcellona]], [[Bruxelles]], [[Budapest]], [[Monaco di Baviera]], [[Pittsburgh]]. Del resto in numerosi musei francesi ed esteri si trovano opere di André Dauchez.
* Una mostra intitolata "''André Dauchez et Philippe Dauchez, peintres de la Marine''" fu aperta dal 21 novembre 1975 al 11 gennaio 1976 presso il Museo nazionale della Marina a Parigi.
* Una mostra sui paesaggi bretoni, suintitolata iniziativa"''Campagne dei nipoti dellbretonne'artista'", fu realizzata esu intitolatainiziativa "''Campagnedei nipoti bretonnedell''"artista a Loctudy, dal 20 al 26 agosto 2018, prima di essere trasferita a Parigi.<ref>Articolo del "Télégramme de Brest", del 23 agosto 2018[https://www.letelegramme.fr/finistere/loctudy/andre-dauchez-un-hommage-au-pays-bigouden-23-08-2018-12058675.php]</ref>
 
== Opere ==