Basilica santuario di Maria Santissima Addolorata: differenze tra le versioni
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{{vedi anche|Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso}}
Secondo la testimonianza delle veggenti, la [[Vergine Maria]] apparve la prima volta il 22 marzo [[1888]]<ref>{{cita web |1=http://www.santuarioaddolorata.it/2/il-santuario/le-origini/ |2=Le apparizioni |3=28 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130402141915/http://www.santuarioaddolorata.it/2/il-santuario/le-origini/ |dataarchivio=2 aprile 2013 |urlmorto=sì }}</ref> a due pastorelle di nome Serafina e Bibiana in località Cesa tra Santi, sulle pendici del Monte Patalecchia. A questa prima apparizione ne seguirono altre e, in seguito al riconoscimento di tale fenomeno, [[papa Paolo VI]] ha proclamato [[Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso]] [[santo patrono|patrona]] del [[Molise]] il 6 dicembre [[1973]].
=== La costruzione ===
Negli [[anni 1890|anni novanta]] del [[XIX secolo]], si decise di costruire un [[santuario]] presso il luogo delle apparizioni, ma più a valle rispetto a questo, affinché fosse più facilmente raggiungibile dai [[pellegrinaggio|pellegrini]]<ref name=edificazione
Il 28 settembre [[1890]] venne posata la prima pietra e si diede inizio alla costruzione del santuario. Essa procedette a rilento a causa di problemi economici e delle due [[guerre mondiali]]: nel [[1907]] fu terminata e aperta al culto la cappella dei Polacchi, ma le mura perimetrali della chiesa furono portate a compimento solo nel [[1950]]<ref name=edificazione />, grazie alle sovvenzioni di don Nicolino Passarelli, canonico teologo della cattedrale di Venafro, avvocato della Sacra Rota e professore. Nei decenni successivi si completò il santuario che venne consacrato il 21 settembre [[1975]] dal [[diocesi di Boiano-Campobasso|vescovo di Boiano-Campobasso]] [[Alberto Carinci]].
=== Vicende successive ===
Il 19 marzo [[1995]], giorno di [[san Giuseppe]] e [[Quaresima#Domeniche di quaresima|terza domenica]] di [[quaresima]], [[papa Giovanni Paolo II]], in occasione del suo secondo viaggio pastorale in [[Molise]], visitò il luogo delle apparizioni e il santuario, e celebrò la [[celebrazione eucaristica|santa messa]] e l'[[Angelus]]<ref>{{cita web |1=http://www.santuarioaddolorata.it/2/2013/01/papa-giovanni-paolo-ii/ |2=La visita di Giovanni Paolo II |3=28 febbraio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130402134122/http://www.santuarioaddolorata.it/2/2013/01/papa-giovanni-paolo-ii/ |dataarchivio=2 aprile 2013 |urlmorto=sì }}</ref>.
Il 14 novembre [[2004]], l'arcivescovo metropolita di Campobasso-Boiano [[Armando Dini]] ha promulgato il nuovo statuto del santuario, che è stato affidato ad un proprio vicario episcopale. In conseguenza di tale nuovo statuto, i [[frati francescani dell'Immacolata]], che amministravano economicamente e pastoralmente le attività del santuario, ne hanno successivamente abbandonato la direzione dopo 12 anni di attività al suo interno<ref>{{cita web|http://www.unavox.it/NuoveImmagini/SantuarioCastelpetroso/VolantinoDini.jpg|Comunicato dell'Arcivescovo Metropolita di Campobasso-Bojano Mons. Armando Dini del 1 dicembre 2005|28 marzo 2013}}</ref>, al loro posto sono subentrati i [[frati minori conventuali]].
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Nel gennaio [[2005]] è stato realizzato il nuovo [[altare]], posizionato al centro dell'aula<ref>{{cita web|http://www.unavox.it/FruttiPostconcilio/NuoviPreti/CastelpetrosoAttoII.htm|Il nuovo adeguamento liturgico del santuario|28 marzo 2013}}</ref>.
Il 21 settembre [[2011]], in occasione del 121º anniversario della posa della prima pietra, il santuario ha ricevuto la visita del [[cardinale]] [[Angelo Bagnasco]]<ref>{{cita web |1=http://www.santuarioaddolorata.it/2/2013/02/card-angelo-bagnasco/ |2=La visita del cardinale Angelo Bagnasco |3=28 febbraio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130513040726/http://www.santuarioaddolorata.it/2/2013/02/card-angelo-bagnasco/ |dataarchivio=13 maggio 2013 |urlmorto=sì }}</ref>, presidente della [[Conferenza Episcopale Italiana]].
Il 21 settembre [[2013]], 123º anniversario della posa della prima pietra, il santuario è stato elevato alla dignità di [[basilica minore]] da [[papa Francesco]], il quale l'ha visitata il 5 luglio 2014 incontrando i giovani di Abruzzo e Molise.
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Il santuario della Santissima Addolorata sorge all'interno del territorio del [[comune]] di [[Castelpetroso]], ad [[est]] della frazione Pastena, non lontano dalla [[strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo Sannitica]].
L'esterno della chiesa è caratterizzato dalla [[facciata]]. Essa è stretta fra le due [[campanile|torri campanarie]] ed è tripartita orizzontalmente da tre sezioni della medesima altezza, ciascuna delle quali termina con una [[Cuspide (architettura)|cuspide]] [[triangolo|triangolare]]; al centro si apre una [[quadrifora]], ai lati una [[trifora]]. In basso, vi sono i tre [[portale|portali]] [[strombatura|strombati]], decorati con [[lunetta|lunette]] [[mosaico|musive]]<ref>{{cita web |1=http://www.santuarioaddolorata.it/2/il-santuario/esterno-santuario/i-mosaici/ |2=Le lunette dei portali |3=28 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303232039/http://www.santuarioaddolorata.it/2/il-santuario/esterno-santuario/i-mosaici/ |dataarchivio=3 marzo 2016 |urlmorto=sì }}</ref> raffiguranti ''Gesù in croce tra Maria e Giovanni'' (al centro), l<nowiki>'</nowiki>''Annunciazione'' (a sinistra) e l<nowiki>'</nowiki>''Incoronazione di Maria'' (a destra). I battenti [[bronzo|bronzei]]<ref>{{cita web |1=http://www.santuarioaddolorata.it/2/il-santuario/esterno-santuario/i-portoni/ |2=I portoni |3=28 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303232811/http://www.santuarioaddolorata.it/2/il-santuario/esterno-santuario/i-portoni/ |dataarchivio=3 marzo 2016 |urlmorto=sì }}</ref> raffigurano scene dell'[[Antico Testamento|Antico]] e dal [[Nuovo Testamento]]. I due [[campanile|campanili]] sono a pianta [[quadrato|quadrata]] e presentano due ordini sovrapposti di [[bifora|bifore]], con quello inferiore più alto. Al loro interno si trova un [[Campana#I concerti campanari italiani e i diversi usi e tradizioni regionali|concerto]]<ref>{{cita web |1=http://www.santuarioaddolorata.it/2/il-santuario/esterno-santuario/il-concerto-campanario/ |2=Il concerto campanario |3=28 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304010611/http://www.santuarioaddolorata.it/2/il-santuario/esterno-santuario/il-concerto-campanario/ |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlmorto=sì }}</ref> composto da dieci [[campana|campane]] della [[Pontificia Fonderia di Campane Marinelli]], due risalenti al [[1910]] e le restanti al [[1947]].
La [[cupola]] [[ottagono|ottagonale]] si innesta su un alto [[tamburo (architettura)|tamburo]] che presenta, su ciascun lato, terminante con una cuspide [[triangolo|triangolare]], una [[bifora]]. La cupola è sormontata da una [[lanterna (architettura)|lanterna]], anch'essa ottagonale, che alla sua sommità raggiunge un'altezza di 52 metri<ref name=architettura
=== Interno ===
[[File:Basilica santuario di Maria Santissima Addolorata (interior)01.jpg|miniatura|Interno]]
L'interno della chiesa è caratterizzato dalla particolare [[pianta centrale]]<ref>{{cita web |1=http://www.santuarioaddolorata.it/2/wp-content/uploads/2012/05/pianta-Santuario.jpg |2=La pianta del santuario |3=28 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160329160500/http://www.santuarioaddolorata.it/2/wp-content/uploads/2012/05/pianta-Santuario.jpg |dataarchivio=29 marzo 2016 |urlmorto=sì }}</ref>, costituita dall'[[aula (chiesa)|aula]] [[ottagonale]] coperta dalla [[cupola]] e circondata da un [[deambulatorio]] con [[volta a crociera]], lungo il quale si aprono tre profonde [[cappella|cappelle]] [[abside|absidate]] e due più piccole a pianta [[quadrato|quadrata]]; i tre portali non danno direttamente sul deambulatorio, ma su un [[endonartece]] di un'unica [[campata]] diviso in tre [[navata|navate]] da [[arco a tutto sesto|archi a tutto sesto]]; sul lato opposto, si trova la cappella maggiore, leggermente più grande rispetto alle altre sei, delle quali ricalca la pianta e con le quali vuole significare il numero delle spade che trafiggono il [[cuore]] di [[Maria Addolorata]]<ref name=architettura />. In ognuna delle sei cappelle laterali, vi è un [[altare]] in [[marmo|marmi policromi]] sormontato da una tela di [[Amedeo Trivisonno]] raffigurante uno dei dolori di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]<ref>{{cita web |1=http://www.santuarioaddolorata.it/2/il-santuario/interno-santuario/i-quadri-di-trivisonno/ |2=Le tele di Amedeo Trivisonno |3=28 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924044429/http://www.santuarioaddolorata.it/2/il-santuario/interno-santuario/i-quadri-di-trivisonno/ |dataarchivio=24 settembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref>; di Trivisonno sono anche le tele della ''Resurrezione di Gesù'' e dell<nowiki>'</nowiki>''Assunzione di Maria'', poste nell'[[endonartece]].
La cappella maggiore, in asse con l'ingresso, presenta il pavimento rialzato rispetto al resto della chiesa. Al suo interno si trova l'antico [[altare maggiore]] in [[marmo|marmi policromi]], sormontato dal cosiddetto ''Trono''<ref>{{cita web |1=http://www.santuarioaddolorata.it/2/il-santuario/interno-santuario/il-trono/ |2=Il Trono |3=28 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150925061118/http://www.santuarioaddolorata.it/2/il-santuario/interno-santuario/il-trono/ |dataarchivio=25 settembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref>, edicola marmorea neogotica riccamente decorata all'interno della quale si trova il ''Simulacro di [[Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso]]''<ref>{{cita web |1=http://www.santuarioaddolorata.it/2/il-santuario/interno-santuario/il-simulacro-della-madonna/ |2=Il simulacro della Madonna |3=28 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130417132610/http://www.santuarioaddolorata.it/2/il-santuario/interno-santuario/il-simulacro-della-madonna/ |dataarchivio=17 aprile 2013 |urlmorto=sì }}</ref>. Questo è costituito da due [[statua|statue]] in [[legno]] dipinto raffigurante la Vergine semi inginocchiata presso il corpo, deposto per terra, di [[Gesù]] morto. L'attuale gruppo scultoreo risale al [[1963]] ed è il frutto del rifacimento dell'originale, opera di [[Nicola Santillo]], donato nel [[1894]] dalla popolazione di [[Colle Sannita]].
=== Organo a canne ===
Sulla [[cantoria]] in [[controfacciata]], si trova l'[[organo a canne]], costruito nel [[1993]] dai [[Fratelli Ruffatti]]<ref>{{cita web|http://www.aiac.altervista.org/ORGANO%20RUFFATTI.htm|L'organo a canne|28 marzo 2013}}</ref>. Lo strumento è a [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione mista]], meccanica per i manuali e il pedale ed elettrica per i registri, e la sua [[consolle (organo)|consolle]]<ref>{{cita web |1=http://www.santuarioaddolorata.it/2/wp-content/uploads/2013/03/disposizione-fonica1.jpg |2=La consolle |3=28 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304095154/http://www.santuarioaddolorata.it/2/wp-content/uploads/2013/03/disposizione-fonica1.jpg |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlmorto=sì }}</ref>, avente due tastiere di 58 note ciascuna e [[pedaliera|pedaliera concavo-radiale]] di 32 note, è a finestra. La cassa è caratterizzata dalla mostra, composta da [[canna (organo)|canne]] di [[Principale]] disposte a cuspide e ad ali in più campi.
A pavimento nell'[[Aula (chiesa)|aula]] si trova un secondo organo a canne, un positivo a cassapanca costruito nel [[2017]] da Nicola Puccini; a trasmissione integralmente meccanica, dispone di cinque [[registro (organo)|registri]] su unico manuale, senza pedaliera.
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