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La '''''Magna Charta Libertatum''''' (dal [[latino medievale]], "Grande Carta delle libertà"), comunemente chiamata '''Magna Carta''', è una carta accettata il 15 giugno [[300|1215]] dal re [[Giovanni d'Inghilterra]] (soprannominato anche "Giovanni Senza Terra", perché privo di appannaggi reali) a [[Runnymede]], nei pressi di [[Windsor (Regno Unito)|Windsor]]. Redatta dall'[[Arcivescovo di Canterbury]] per raggiungere la pace tra l'impopolare re e un gruppo di baroni ribelli, garantì la tutela dei diritti della chiesa, la protezione ai baroni dalla detenzione illegale, la garanzia di una rapida giustizia e la limitazione sui pagamenti [[feudalesimo|feudali]] alla corona.
Giovanni, che aveva firmato questo documento sotto coercizione e combattuto i ribelli con la benedizione del [[Papa Innocenzo III]] fino alla morte, fu di fatto l'ultimo vero [[Diritto divino dei re|sovrano teocratico]], anche se molti discendenti riuscirono con successo a restaurare la [[Assolutismo monarchico|monarchia assoluta]].<ref>{{cita web|url=http://www.epertutti.com/diritto/LE-MONARCHIE-CRONOLOGIA-DEI-RE52744.php|titolo=Le Monarchie - Cronologia dei Regnanti d'Inghilterra - Re Plantageneti}}</ref> ▼
Fu chiamata ''magna'' per non confonderla con un provvedimento minore, una ''carta'' emanata proprio in quegli anni per sancire una serie di limiti al potere del sovrano inglese. Pur presentandosi, quindi, come un atto di [[Negozio unilaterale|concessione unilaterale]] da parte del re, costituiva, in realtà, un [[contratto]] di riconoscimento di diritti reciproci. Dopo la morte di Giovanni, il governo di [[Guglielmo il Maresciallo]], reggente per il suo giovane figlio [[Enrico III d'Inghilterra|Enrico III]], fece em della [[prima guerra dei baroni]], fece parte del [[Trattato di Lambeth|trattato di pace concordato a Lambeth]]. A corto di fondi, Enrico fece ripubblicare ancora una volta la Carta nel 1225, in cambio di una concessione di nuove tasse; suo figlio, [[Edoardo I d'Inghilterra|Edoardo I]], lo fece nel 1297, questa volta confermandola come parte della [[legge]] [[Costituzione del Regno Unito|statutaria dell'Inghilterra]].
Benché la Magna Carta sia stata più volte modificata, nel corso dei secoli, da leggi ordinarie emanate dal parlamento, conserva tuttora lo status di Carta fondamentale della [[monarchia britannica]] e rimangono tuttora in vigore gli articoli 1, 9 e 29 dell’ultima versione, quella del 1297.
▲Giovanni, che aveva firmato questo documento sotto coercizione e combattuto i ribelli con la benedizione del [[Papa Innocenzo III]] fino alla morte, fu di fatto l'ultimo vero [[Diritto divino dei re|sovrano teocratico]], anche se molti discendenti riuscirono con successo a restaurare la [[Assolutismo monarchico|monarchia assoluta]].<ref>{{cita web|url=http://www.epertutti.com/diritto/LE-MONARCHIE-CRONOLOGIA-DEI-RE52744.php|titolo=Le Monarchie - Cronologia dei Regnanti d'Inghilterra - Re Plantageneti}}</ref>
== Storia ==
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