Maxim Jacobsen: differenze tra le versioni
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A Berlino Jacobsen insegnò un gran numero di studenti privati e dirigeva una sezione del [[Conservatorio Stern]]<ref>Lettera di Maxim Jacobsen alla casa editrice A. J. Benjamin Verlag datata 22 settembre 1931. Vedi Sächsisches Staatsarchiv Leipzig 21064, 682</ref>. Si sposò nell’estate del 1919 e nacque la sua prima figlia. Nel 1932 i coniugi si separarono.
Già all’inizio degli anni ‘30 aumentò la discriminazione degli ebrei, e Jacobsen, musicista libero professionista, fu costretto ad emigrare dalla Germania. Andò in Italia e ricevette da Mussolini il permesso speciale di aprire una scuola di musica a Milano, la "Scuola Superiore di Musica". Tra i tanti allievi, Jacobsen divenne anche l’insegnante di violino del Duce.
Quando la discriminazione razziale aumentò anche in Italia, Jacobsen
In Portogallo lavorò nell’orchestra dell’emittente radiofonica Emissora Nacional. Trascorse diversi mesi all’anno a Londra in qualità di insegnante. In Portogallo sposò una farmacista vedova. Jacobsen tenne corsi di perfezionamento anche in Nuova Zelanda. Fino all’età di 86 anni Maxim Jacobsen fu in grado di provvedere a se stesso, anche se ebbe l’opportunità di ricevere una pensione. Come “caso in difficoltà” riscosse una piccola pensione dalla Germania.
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