Oineo (figlio di Portaone): differenze tra le versioni
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Ad Oineo, infatti, [[Suda (enciclopedia)|Suida]]<ref>{{cita|Suida|ο 135}}</ref> collega una possibile etimologia del termine greco ''οἶνος'', cioè ''vino'', citando un verso dalle ''Georgiche'' di [[Nicandro (poeta)|Nicandro di Colofone]]: «Oineo, dopo averlo premuto nei calici vuoti, lo chiamò vino».<ref>Nicandro di Colofone fr. 86 Schneider.</ref>.
Fu deposto dal fratello Agrio ed in risposta a ciò [[Diomede]] (il figlio di [[Tideo]]) e [[Stenelo (figlio di Capaneo)|Stenelo]] (il figlio di [[Capaneo]]), fecero guerra a [[Licopeo]] che era figlio di Agrio e dopo averlo ucciso ne espulsero il padre dal regno e lo restituirono ad Oineo<ref>{{cita|Igino|172.175}}</ref>.
Dimenticatosi di offrire ad [[Artemide]] i sacrifici primaverili, scatenò le ire della dea che, offesa dal comportamento, mandò il [[cinghiale di Calidone]] a devastare le campagne; ebbe così inizio la caccia calidonia, che portò all'uccisione del cinghiale da parte di Meleagro.<ref>{{cita|Igino|174}}</ref> Quest'episodio, secondo il libro IX dell'[[Iliade]], è all'origine dei dissidi tra [[Etoli]] e [[Cureti]].<ref>[[Omero]], ''[[Iliade]]'', IX, 547-549.</ref>
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