Giuseppe Marotta (dirigente sportivo): differenze tra le versioni
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Il 1º giugno 2010 approda alla {{Calcio Juventus|N}} come direttore generale.<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Sport/2010/05/rivoluzione-juventus.shtml?uuid=Ab2Xn07E|titolo=Agnelli, Marotta e Del Neri: ecco la Juve del futuro|data=18 maggio 2010}}</ref> Il successivo 27 ottobre entra nel [[consiglio di amministrazione]] del club e viene contestualmente nominato amministratore delegato.<ref>{{cita web|url=http://sport.sky.it/sport/calcio_italiano/2010/10/11/nedved_e_marotta_pronti_a_entrare_cda_juventus.html|titolo=Juventus, a Nedved e Marotta un benvenuto nel Cda|data=12 ottobre 2010}}</ref> Tra le sue prime operazioni in bianconero c'è l'acquisto di [[Andrea Barzagli]], ''colonna'' difensiva della squadra per il successivo decennio. Agli inizi degli anni 2010 è tra gli artefici del ritorno ai vertici della società bianconera dopo l'opaco lustro post-''[[Calciopoli]]''; la stagione 2011-2012, in cui Marotta porta a Torino [[Andrea Pirlo]] e [[Arturo Vidal]], si conclude con la conquista dello [[scudetto (sport)|scudetto]] — chiuso da imbattuti (seconda squadra campione d'Italia a riuscirci dall'istituzione del ''[[Storia della Serie A|girone unico]]'', e terza assoluta) —, titolo che mancava nella bacheca della Juventus da nove anni.
L'annata successiva fa vestire la maglia bianconera a [[Paul Pogba]], cui segue nel 2013 l'ingaggio di [[Carlos Tévez]]. Sotto il suo mandato la Juventus si aggiudica il campionato italiano per sette stagioni consecutive — in cui spiccano il succitato scudetto del 2011-2012 e quello del [[Serie A 2013-2014|2013-2014]], quest'ultimo alla quota ''record'' di 102 punti —, Da questa annata il DS viene declassato a secondo di Fabio Pratici fino al mancato rinnovo del contratto nel 2018.
=== Inter (2018–) ===
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