== Storia ==
Rubano le pecore
Il territorio di Sorgono conserva numerosi resti preistorici e, soprattutto, di età [[Nuraghe|nuragica]], ma molto probabilmente il luogo dove sorge l'attuale abitato è di origine medioevale. I [[civiltà romana|romani]], nel lungo corso della loro dominazione sulla Sardegna riuscirono difficilmente a penetrare nel cuore dell'isola, in cui le genti sarde mantennero una loro autonomia, continuando a difendersi dai romani presenti stabilmente nelle città costiere, nel [[Campidano]] ed in alcune aree più interne.
Nel [[medioevo]] il paese rientrava nel [[giudicato d'Arborea]] ed era compreso nella [[curatoria]] del Mandrolisai, di cui fu anche capoluogo. Successivamente alla caduta del giudicato, nel [[1410]], entrò a far parte dei territori concessi in feudo a Giovanni Deana<ref>Pag. 128, Francesco Floris (a cura di), ''La grande Enciclopedia della Sardegna''; Sassari, Biblioteca de La Nuova Sardegna, 2007.</ref>, suocero del marchese di [[Oristano]]. Estinta la famiglia dei Deana, Sorgono venne in possesso di Leonardo Cubello che a sua volta lo lasciò al suo secondogenito Salvatore che, nel [[1463]]<ref>Pag. 128, Francesco Floris (a cura di), ''La grande Enciclopedia della Sardegna''; Sassari, Biblioteca de La Nuova Sardegna, 2007.</ref>, lo unì al [[marchesato di Oristano]].
Nel [[1470]] il territorio del paese venne ereditato da [[Leonardo Alagon]], marchese di Oristano.
Tra il XV ed il [[XVI secolo]] venne edificata la chiesa del santuario campestre di San Mauro e da allora divenne un importante luogo di culto e di festività popolari.
Alla definitiva sconfitta degli arborensi ([[1478]]) il paese passò sotto il dominio aragonese e venne incorporato nell'Incontrada del Mandrolisai, e nel [[1507]] ottenne il privilegio, insieme alle altre ville dell'Incontrada, di essere amministrato direttamente da funzionari reali nativi del luogo e scelti mediante elezione: il re d'Aragona doveva scegliere il funzionario (''oficial'') su una terna presentata annualmente dagli abitanti locali. Nei successivi secoli il "privilegio" fu mantenuto fino al momento in cui l'isola passò alla dominazione degli [[Asburgo]]. Infatti nel [[1711]] il territorio fu assoggettato a vincolo feudale, a cui gli abitanti si opposero ma senza riuscire a liberarsene; fu infatti incorporato nella contea di San Martino, feudo dei Valentino, fino al [[1839]], quando fu loro riscattato per la soppressione del sistema feudale voluto dai Savoia.
Nel territorio sorgeva anche un'altra villa, Spasulè, che faceva parte della stessa curatoria, e che dopo aver diviso le sorti con Sorgono, rimase spopolata all'inizio del [[XVIII secolo]].
Nel 1807 il paese divenne sede di capoluogo di una delle province che in seguito furono soppresse; e nel 1821 divenne sede di capoluogo di mandamento e tutto il territorio fu incluso amministrativamente nella provincia di Oristano. Nel 1838 venne rimosso il vincolo feudale<ref>Pag. 128, Francesco Floris (a cura di), ''La grande Enciclopedia della Sardegna''; Sassari, Biblioteca de La Nuova Sardegna, 2007.</ref>. Dal 1848 venne incluso nella divisione amministrativa con sede a [[Cagliari]], dal 1859 della omonima provincia. Nel [[1927]] fu istituita la provincia di Nuoro e Sorgono venne incluso in essa.
==Monumenti e luoghi di interesse==
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