Cabaret: differenze tra le versioni
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La parola stessa ''cambret'' probabilmente deriva da una prima forma del [[Lingua francese antica|francese]] ''chambrette'', "piccola stanza", o dal [[Lingua normanna|normanno]] ''chamber'', con il significato di "taverna", a sua volta derivato dal [[Latino volgare|tardo latino]] ''camera'', che significa "tetto a volta".<ref>{{Cita web |url=https://www.collinsdictionary.com/dictionary/english/cabaret |title=Cabaret |sito=Collins English Dictionary |lingua=en |accesso=15 agosto 2018}}</ref>
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=== Cabaret francese ===
[[File:Moulin rouge.jpg|thumb|Il [[Moulin Rouge]] di [[Parigi]]]]
I cabaret esistevano a Parigi sin dal sedicesimo secolo; sono gli antenati dei ristoranti moderni. Al contrario delle taverne, vendevano il vino unicamente se si acquistava anche un pasto.
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Altri famosi cabaret parigini sono il [[Folies-Bergère]] e il [[Moulin Rouge (Parigi)|Moulin Rouge]], costruito nel [[1889]] nel quartiere a luci rosse di [[Pigalle]], famoso per la riproduzione di un mulino rosso sul tetto.
=== Cabaret
Nei [[Paesi Bassi]] il cabaret o ''kleinkunst'' (letteralmente "piccola arte") è una forma di intrattenimento popolare, abitualmente rappresentata nei teatri. La data di nascita del cabaret olandese è abitualmente fatta risalire al 19 agosto 1895.<ref>{{Google books |autore=Willem Frijhoff |autore2=Marijke Spies |anno=2004 |id=PwaRGhi24qEC |p=507 |titolo=Dutch Culture in a European Perspective. 1900, the age of bourgeois culture |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160522204637/https://books.google.com/books?id=PwaRGhi24qEC&pg=PA507 |dataarchivio=22 maggio 2016}}</ref>
Ad [[Amsterdam]] esiste la Kleinkunstacademie ("Accademia del Cabaret"). Tale forma d'arte è un misto di stand-up comedy, teatro e musica che spesso include temi sociali e satira politica. Nel XX secolo i tre più importanti cabarettisti olandesi erano [[Wim Sonneveld]], [[Wim Kan]] e [[Toon Hermans]]. Oggigiorno molti spettacoli di cabaret tenuti da popolari ''cabaretiers'' ("cabarettisti") vengono trasmessi dalla televisione nazionale, in specialmodo il giorno di Capodanno, quando è possibile scegliere tra speciali spettacoli di cabaret in cui abitualmente i cabarettisti riflettono sui più importanti avvenimenti dell'anno trascorso.
=== Cabaret tedesco (dal 1901) ===
{{S sezione|teatro}}
Nel 1900 viene fondato da [[Ernst von Wolzogen]] il primo cabaret tedesco, che al tempo era chiamato ''Buntes Theater'' (teatro colorato). Ma il vero cabaret Tedesco fiorì tra gli anni venti e gli anni trenta del Novecento portando al successo artisti come [[Werner Finck]] al ''Kathakombe'' e [[Karl Valentin]] al ''Wien-München''.
=== Cabaret
{{...|teatro}}
=== Cabaret statunitense (dal 1911) ===
{{...|teatro}}
=== Cabaret britannico (dal 1912) ===
{{...|teatro}}
=== Cabaret italiano (dagli anni cinquanta) ===
In [[Italia]], dove peraltro manca una vera e propria tradizione cabarettistica, il cabaret gode di una definizione alla fine degli anni cinquanta con il trio de I Gobbi ([[Vittorio Caprioli]], [[Alberto Bonucci]] e [[Franca Valeri]]) con le musiche ironiche di [[Franco Nebbia]]. Tuttavia, si può considerare cabaret, ai più alti livelli, anche la precedente opera di [[Ettore Petrolini]] (1886 - 1936) che operava nei circuiti di [[avanspettacolo]] (prima) e di teatro (poi).
==== Milano ====
{{Vedi anche|Derby Club}}
[[File:Derby Club Milano - Thole, Abatantuono, Jannacci, Di Francesco, Porcaro, Boldi e Faletti.jpg|thumb|Il [[Gruppo Repellente]] al [[Derby Club]] di Milano]]
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Successivamente, al Derby, si produrranno nuove leve come [[Massimo Boldi]], [[Giorgio Faletti]], [[Ernst Thole]], [[Mauro Di Francesco]], [[Giorgio Porcaro]] e [[Diego Abatantuono]] del [[Gruppo Repellente]], o ancora [[Teo Teocoli]], [[Walter Valdi]], [[I Gatti di Vicolo Miracoli]], [[Francesco Salvi]], [[Paolo Rossi (attore)|Paolo Rossi]], [[Claudio Bisio]], [[Enzo Iacchetti]], Alberto Tovaglia, [[Alessandro Bergonzoni]], [[Antonio Ricci]], [[Giobbe Covatta]], [[Aldo, Giovanni e Giacomo|Aldo e Giovanni]] (Giacomo si unì al gruppo qualche anno più tardi al Caffe' Teatro di Samarate), la Carovana, Marco Milano, Roberto De Marchi.
==== Roma ====
{{Vedi anche|Folkstudio|Il Bagaglino}}
[[File:TommyeMarco FolkStudio 1983.jpg|thumb|Tony e Marco al [[Folkstudio]] nel 1983]]
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A Roma fu celebre il locale La Chanson che lanciò il gruppo di cabaret [[La Smorfia (cabaret)|La Smorfia]], composto allora da [[Lello Arena]], [[Enzo Decaro]] e [[Massimo Troisi]].
==== Tempi recenti ====
Oggi sono pochi, in Italia, gli artisti collocabili nella tradizione del cabaret all'italiana: alcuni vengono dalla tradizione del Derby, altri sono di ispirazione petroliniana, altri ancora l'hanno aggiornata innestandovi moduli della [[stand up comedy]] anglosassone: [[Maurizio Battista]], [[Giorgio Bracardi]], [[Enrico Brignano]], [[Gennaro Cannavacciuolo]], [[Maurizio Milani]], [[Corrado Guzzanti]], [[Daniele Luttazzi]], [[Paolo Rossi (attore)|Paolo Rossi]], [[Antonio Rezza]].
=== Cabaret svedese (dagli anni settanta) ===
{{...|teatro}}
== Cabarettisti celebri ==
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