In seguito al diploma di liceo classico, proseguì con gli studi iscrivendosi all'[[Università degli Studi di Padova|Università di Padova]], dove ottenne la laurea nel [[1944]] con una tesi improntata sulloallo studio dell'architettura della [[Basilica di San Vitale (Ravenna)|Basilica di San Vitale]] di [[Ravenna]]. In questi anni fece la conoscenza di [[Arturo Martini]], con il quale strinse una forte amicizia che lo condurrà ad una conoscenza più approfondita dell'[[arte contemporanea]]. Nel [[1953]] conseguì il diploma di perfezionamento in [[biblioteconomia]] alla Scuola storico-filologica delle Venezie all'Università di Padova. Un completamento degli studi, quest'ultimo, che lo preparò al ruolo di vicedirettore della [[Fondazione Querini Stampalia]] e successivamente a quello di direttore, succedendo a [[Manlio Dazzi]] nel [[1958]]; un ruolo che manterrà fino al [[1974]], quando lasciò dopo aver ottenuto la cattedra di Storia dell'arte contemporanea all'[[Università Ca' Foscari Venezia]]. Qui, tra il [[1976]] e il [[1982]], fu eletto anche presidente della Facoltà di lettere e filosofia; inoltre, nel [[1988]] fondò e ricoprì il ruolo di direttore del Dipartimento di storia e critica delle arti. Oltre all'aspetto accademico, fu attivo in campo politico entrando nel [[Partito Socialista Italiano|Partito socialista italiano]] e ricoprendo il ruolo di Consigliere provinciale nei primi [[Anni 1960|anni sessanta]].