Fraternità sacerdotale San Pio X: differenze tra le versioni

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È composta da [[Presbitero|sacerdoti]] ma anche da [[Frate|frati]] e da [[Suora|suore]] ed è diretta da un superiore generale, aiutato da due assistenti e da un economo generale. Gli aderenti vengono comunemente chiamati '''lefebvriani''' (o, con forma anche graficamente adattata all'italiano, '''lefevriani'''<ref>Cfr. la voce ''lefevriano'' nel ''[[Dizionario d'ortografia e di pronunzia]]'': http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=44151&r=467733.</ref>), dal cognome del fondatore della comunità.
 
Dopo la morte di Lefebvre è stata a lungo guidata dall'episcopo svizzero [[Bernard Fellay]], uno dei quattro sacerdoti ordinati vescovi da Lefebvre nel [[1988]] a cui il 21 gennaio [[2009]] è stata revocata la scomunica. Il 31 agosto 2015 [[Papa Francesco]] afferma che è possibile, durante il [[Giubileo straordinario della misericordia]], confessarsi dai sacerdoti appartenenti alla Fraternità, aprendo quindi un ulteriore sbocco per la riconciliazione.
 
L'11 luglio [[2018]], durante il IV ''Capitolo generale'' della Fraternità, è stato nominato nuovo superiore il sacerdote italiano [[Davide Pagliarani]].<ref>{{cita web |url=https://www.radiospada.org/2018/07/esclusiva-radio-spada-ultimora-don-davide-pagliarani-eletto-superiore-generale-della-fsspx/}}</ref>
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Ecône contava nel [[1976]] circa 140 seminaristi. Molti che avevano già ricevuto gli ordini nel [[1975]], si trovarono di fronte alle prime difficoltà: per esercitare il sacerdozio in una parrocchia, ogni sacerdote deve essere incardinato, cioè deve essere accettato da un vescovo nella sua diocesi e le gerarchie nazionali impediscono ai presbiteri ordinati a [[Ecône]] di esercitare qualsiasi attività pastorale ufficiale<ref name="ReferenceA"/>.
 
Nel febbraio 1977 sacerdoti appartenenti alla Fraternità Sacerdotale San Pio X occuparono a [[Parigi]] la [[chiesa di Saint-Nicolas-du-Chardonnet]]<ref>Bernard Lecomte, "Giovanni Paolo II La biografia", Milano 2004, pag. 483</ref>.
 
=== L'inizio del pontificato di Giovanni Paolo II ===
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Il 21 novembre 2016 la [[Santa Sede]] ha reso pubblica la Lettera apostolica di [[Papa Francesco]] "Misericordia et misera" del 20 novembre. Al paragrafo 12 di questo documento il Santo Padre estende al di là dell’Anno della Misericordia la facoltà di confessare accordata, il 1º settembre 2015, ai sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pio X<ref>[http://www.corrieredilecco.it/dettaglio.php?id=NjQ0Mg==&idc=Ng==&idc2=&titolo=19851Tradizionalisti%2C+papa+Francesco+legittima+i+confessori+lefebvriani Tradizionalisti, papa Francesco legittima i confessori lefebvriani]</ref>.
 
Il 27 marzo 2017 [[Papa Francesco]] ha deciso, su proposta della [[Congregazione per la dottrina della fede]] e della [[Pontificia commissione "Ecclesia Dei"]], "malgrado l’oggettiva persistenza per ora della situazione canonica di illegittimità in cui versa la Fraternità di San Pio X", di autorizzare i Vescovi delle diocesi sul cui territorio è presente la Fraternità, a concedere la licenza per la celebrazione di matrimoni dei fedeli che seguono la Fraternità.<ref>{{Cita web|url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_commissions/ecclsdei/documents/rc_com_ecclsdei_doc_20170327_lettera-presuli_it.html|titolo=Lettera della Pontificia Commissione «Ecclesia Dei» ai Presuli delle Conferenze Episcopali interessate circa la licenza per la Celebrazione di Matrimoni dei Fedeli della Fraternità San Pio X|sito=www.vatican.va|accesso=2017-04-10}}</ref>
 
== Posizione canonica ==