Il manifesto: differenze tra le versioni

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''il manifesto'' si costituisce, quindi, come formazione politica con una piccola rappresentanza [[Parlamento della Repubblica Italiana|parlamentare]] (Natoli, Pintor, Rossanda ai quali si aggiungono [[Massimo Caprara]] e [[Liberato Bronzuto]]). Nel settembre del [[1970]] (la tiratura sarà di 60.000 copie) vengono proposte le tesi per il comunismo nelle quali viene avanzata una piattaforma politica per l'unità della [[sinistra rivoluzionaria]] e si caldeggia la costituzione di una forza politica. Si intensificano, inoltre, le relazioni con [[Potere Operaio|Potere operaio]] con il quale la formazione del ''manifesto'' tiene un congresso nel febbraio [[1971]]: si dovrebbe sancire l'unificazione tra le due forze, ma si chiude invece con una rottura.
 
ConLa la trasformazionerivista in quotidianoforma di periodico esce 18 volte (avvenutatra cui sei numeri doppi) con discontinuità fino alla nascita del quotidiano «Il Manifesto», il 28 aprile [[1971]]),. Con questa trasformazione ''il manifesto''gruppo si costituisce anche come struttura politica alle elezioni del [[VI legislatura della Repubblica Italiana|1972]], presentando una propria lista alla [[Camera dei deputati]] e invitando a votare il PCI al [[Senato della Repubblica|Senato]]. Un risultato elettorale modesto (0,67%) ma non lontanissimo dal raggiungere il quorum nel Lazio (32.000 voti pari al 1,2%; il capolista, [[Pietro Valpreda]], ottenne 11.605 preferenze<ref>[http://elezionistorico.interno.it/candidati.php?tpel=C&dtel=07/05/1972&tpa=I&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=19&levsut1=1&ne1=19&es0=S&es1=S&ms=S&ne=19&nlg=9&ts=C&ccp=389 Archivio storico delle elezioni] sul sito del [[Ministero dell'interno]]</ref>) e quindi l'ingresso in parlamento.
 
[[File:Paolo Sollier - Il Manifesto.jpg|thumb|left|Il calciatore [[Paolo Sollier]], noto per la sua militanza politica in [[Avanguardia operaia|Avanguardia Operaia]], sfoglia una copia de ''il manifesto'' nel [[1975]].]]