Idris I: differenze tra le versioni
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Bisnipote di [[al-Hasan ibn Ali]], figlio maggiore di [[Ali ibn Abi Talib|ʿAlī]], combatté con i seguaci del [[Alidi|partito di ʿAlī]] ([[sciiti]]) contro gli [[Abbasidi]], da cui fu sconfitto nella [[battaglia di Fakhkh]] presso [[La Mecca]] nel ([[786]]). Riuscì però a salvarsi dal massacro dei suoi familiari, scappando in [[Maghreb]] insieme al suo compagno Rashid. Trovò accoglienza presso gli Awraba, una tribù [[Berberi|berbera]] della regione di Walili ([[Volubilis]]), un'antica città fondata dai Romani non lontano da [[Meknès]] ([[788]]).
Morì pochi anni dopo, nel [[791]], a quanto sembra avvelenato da un servitore inviato dal [[califfo]] [[Hārūn al-Rashīd]]. Sua moglie Kenza era incinta di quello che si rivelò un erede maschio che, dopo un periodo di interregno, gli succedette col nome di [[Idris II]], una volta raggiunta l'età di 11 anni.
La sua tomba si trova a [[Moulay Idriss Zerhoun]], villaggio sul fianco di una montagna nei pressi delle rovine di Volubilis.
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== Rāshid ==
'''Rāshid''' ({{arabo|راشد|Rāšid}}) era uno schiavo affrancato da Idrīs. Lo aveva protetto e accompagnato durante il suo esilio da [[Baghdad]] fino al Maghreb estremo. Esercitò una sorta di reggenza insieme a Abū Khalīl al-ʿAbdī. Alla morte di Idrīs I, la sposa di quest'ultimo, Kenza, era incinta. Due mesi più tardi mise al mondo un bambino cui fu imposto, come d'uso, il nome del padre morto prima della sua nascita ([[791]]). Egli crebbe sotto la supervisione di Rashid, di sua madre e dei [[Berberi]] che vedevano in lui il portatore della [[
==Bibliografia==
*[[Charles-André Julien]], ''Histoire de l'Afrique du Nord, des origines à 1830'', Parigi, riedizione Payot, 1994 (edizione originale 1931).
*Sito Internet in francese [http://www.at-tawhid.net/histoiredumondemusulman-l-exil-de-mulay-idris-vers-le-maghreb-et-son-assassinat-at-tabari__1166.html L'esilio di Mulay Idris nel Maghreb e il suo assassinio ''(at-tawhid.net)'']
*Sito Internet in arabo
==Voci correlate==
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