Eugène de Mazenod: differenze tra le versioni

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Rientrato in Francia nel [[1802]], nell'ottobre del [[1808]] Charles-Joseph-Eugène entrò nel seminario [[parigi]]no di [[Chiesa di Saint-Sulpice|San Sulpizio]] allora diretto da [[Jacques-André Emery]], di cui divenne un fidato collaboratore. Dopo lo scioglimento dei [[Compagnia dei sacerdoti di San Sulpizio|sulpiziani]] da parte di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], Mazenod fu scelto per continuarne l'opera nonostante non fosse stato ancora ordinato prete: aveva, infatti, rifiutato la consacrazione da parte dell'arcivescovo [[Jean-Siffrein Maury]], che occupava la sede di [[Arcidiocesi di Parigi|Parigi]] nonostante la contrarietà di [[papa Pio VII]]; ricevette l'ordinazione sacerdotale solo il 21 dicembre [[1811]] dalle mani di [[Jean-François Demandolx]], vescovo di [[diocesi di Amiens|Amiens]].
 
Demandolx avrebbe voluto farne il suo vicario generale per la diocesi di Amiens, ma Mazenod preferì tornare ad Aix. Fu cappellano delle carceri e diede inizio a un'associazione giovanile per sostenere la vita cristiana tra gli studenti della città; nella chiesa di Sainte-Madeleine, per la quaresima del [[1812]], iniziò a dedicarsi alla predicazione delle missioni popolari, per le quali utilizzava il dialetto provenzale.
Ad [[Aix-en-Provence]] fondò il 25 gennaio del [[1816]] la congregazione dei "Missionari Oblati di Maria Immacolata", per la predicazione delle missioni popolari nelle parrocchie rurali, che erano in stato di abbandono dopo la Rivoluzione.
 
Il 25 gennaio [[1816]], nell'antico Carmelo di Aix, organizzò una compagnia di sacerdoti per la predicazione delle missioni tra i poveri nelle parrocchie della campagna provenzale. Per la Società dei missionari di Provenza gli inizi furono difficili, sia per il mancato appoggio di [[Pierre-Ferdinand de Bausset-Roquefort]], arcivescovo di [[Arcidiocesi di Aix|Aix]], sia per il rifiuto dei membri della società di emettere i [[voto (religione)|voti religiosi]].
Nel [[1832]] suo zio, il vescovo di [[arcidiocesi di Marsiglia|Marsiglia]] Fortuné-Charles de Mazenod, lo nominò [[vescovo ausiliare]] della sua diocesi: il 1º aprile del [[1837]], dopo le dimissioni di Fortuné-Charles, fu scelto come suo successore. Sotto il suo episcopato e su suo mandato, nel [[1852]] il sacerdote [[Joseph-Marie Timon David]] fondò la [[Congregazione del Sacro Cuore di Gesù]], per l'assistenza alla gioventù operaia.
 
Nel [[1823]] fu ripristinata la [[diocesi di Marsiglia]] e la sede vescovile fu assegnata a [[Fortuné-Charles de Mazenod]], zio di Charles-Joseph-Eugène, che nominò suo nipote [[vicario generale]]: la posizione dello zio gli assicurò la protezione dell'episcopato provenzale alla sua opera e la sua società missionaria, nel [[1826]], ottenne l'approvazione pontificia come congregazione degli [[Missionari oblati di Maria Immacolata|Oblati di Maria Immacolata]].
 
Dopo la [[rivoluzione di luglio]] del [[1830]], [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo]] e [[Adolphe Thiers]] non fecero mistero della loro intenzione di sopprimere la diocesi di Marsiglia alla morte dell'anziano Fortuné-Charles de Mazenod. Per evitarlo, il vescovo ottenne da parte di [[papa Gregorio XVI]] l'elezione del suo nipote e vicario generale a vescovo ''in partibus'' di [[diocesi di Icosio|Icosio]] e la nomina a [[visitatore apostolico]] di [[Tunisi]] e [[Tripoli]]: il 14 ottobre [[1832]] il cardinale [[Carlo Odescalchi]], prefetto della [[congregazione dei vescovi e regolari]], assistito dagli arcivescovi [[Chiarissimo Falconieri Mellini]], di [[Arcidiocesi di Ravenna-Cervia|Ravenna]], e [[Luigi Frezza]], di [[Sede titolare di Calcedonia|Calcedonia]] ''in partibus'', consacrò Charles-Joseph-Eugène de Mazenod nella [[chiesa di San Silvestro al Quirinale]].
 
La nomina, avvenuta all'insaputa e con la riprovazione del governo francese, causò un serio conflitto tra le istituzioni e Mazenod, che fu privato della cittadinanza. Grazie alla mediazione del futuro cardinale [[Joseph Hippolyte Guibert]], il vescovo si riconciliò con Luigi Filippo che gli consentì di succedere nell'episcopato allo zio dimessosi, ottantottenne, nell'aprile [[1837]].
 
Nel [[1832]] suo zio, il vescovo di [[arcidiocesi di Marsiglia|Marsiglia]] Fortuné-Charles de Mazenod, lo nominò [[vescovo ausiliare]] della sua diocesi: il 1º aprile del [[1837]], dopo le dimissioni di Fortuné-Charles, fu scelto come suo successore. Sotto il suo episcopato e su suo mandato, nel [[1852]] il sacerdote [[Joseph-Marie Timon David]] fondò la [[Congregazione del Sacro Cuore di Gesù]], per l'assistenza alla gioventù operaia.
 
[[Napoleone III]] lo nominò senatore nel [[1856]]: morì nel 1861.