Antonio Chiusole: differenze tra le versioni

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|Attività = geografo
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[matematica|matematico]] e [[genealogia|storico-genealogista]]
|Immagine =
}}
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Una volta che ebbe precocemente e brillantemente conseguito il dottorato in Legge, ritornò nella sua città natale ove ebbe l’incarico di professore di Matematica.
 
Non esercitò questo incarico che per un anno dopo di che si impiegò come [[maggiordomo]] presso il [[Filippo Hercolani, I principe Hercolani|principe Filippo Hercolani]], ambasciatore a [[Venezia]] per conto dell'[[Carlo VI d'Asburgo|imperatore Carlo VI]]. Terminato questo servizio tornò per un breve periodo a Rovereto attendendo all'opera ''Il mondo antico, moderno e novissimo, ovvero trattato dell’antica, e moderna geografia'' che vide la luce nel 1716. Nel 1717 fu chiamato il [[Carlo Francesco Ercole Castelbarco|conte Carlo Castelbarco]] lo volle presso di sé in qualità di [[aio]] per i figli; con il Castelbarco viaggiò per la Germania, l’Inghilterra, la Francia e l’Italia.
 
Nel 1719 tornò a Rovereto ove contrasse matrimonio con Teresa Monte ma non ne ebbe figli. Riprese quindi l'insegnamento della matematica e delle lingue e accettò il conferimento di qualche ufficio pubblico a beneficio della comunità roveretana.
 
Erudito di grande versatilità, legò il suo nome, oltre che al grande trattato di geografia, che conobbe quattro edizioni, anche a opere di argomento matematico (''La geometria comune, legale, ed aritmetica'') e storico-genealogico (''La genealogia delle case più illustri di tutto il mondo'' e ''La genealogia moderna delle case più illustri di tutto il mondo''); quantunque non esenti da difetti furono soprattutto le opere di argomento geograficogeografiche e storico-genealogicogenealogiche a fare del Chiusole uno dei nomirenderlo piùuna celebricelebrità nella cultura italiana della prima metà del XVIII secolo.
 
Fu membro dell’[[Accademia degli Accesi]] di [[Trento]] e dell’[[Accademia degli Agiati]] di Rovereto.
 
Antonio Chiusole si spense anella sua casa di Rovereto il 13 marzo 1755.
 
== Opere ==
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== Bibliografia ==
* Antonio Ceschi, ''Memorie per servire all'istoria letteraria'', a cura di Pietro Valvasense, Venezia 1755, tomo VI, parte II, pp. 17-20 (lettera di Antonio Ceschi, 30 agosto 1755);
* Francesco Antonio Zaccaria, ''Storia letteraria d'Italia'', vol. XIV, libro II, Modena 1759;
* Adamo Chiusole, ''Notizie antiche e moderne della Valla Lagarina e degli uomini illustri della medesima'', Verona 1787, p. 244.