Mammuthus primigenius: differenze tra le versioni
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Dei mammut sono stati ritrovati numerosi scheletri, le cui [[zanne]] forniscono una varietà di [[avorio]] di scarso pregio ma ugualmente molto ricercato. Dai ritrovamenti effettuati in [[Europa]], [[Asia]] e [[America del Nord|America settentrionale]], che hanno consentito di rinvenire esemplari intatti congelati, imprigionati nel [[permafrost]], è stato possibile ricavare interessanti notizie circa le caratteristiche di questo grande animale vissuto nel [[Pleistocene]] ed estintosi alla fine di questa epoca. Esso fu contemporaneo dell'uomo del [[Paleolitico]].<br />
Di recente sono stati scoperti i resti di [[Mammut nano|mammut nani]] sopravvissuti sull'[[isola di Wrangel]] ([[Russia]]) dopo la fine del [[Pleistocene]], fino a circa 3.500 anni fa.
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Nella [[grotta di La Madeleine]] della [[Francia|Francia sud-occidentale]], dove si sono trovati resti del Paleolitico, tra i molti [[pittura rupestre|disegni rupestri]] ve n'è uno che rappresenta un mammut. Il rinvenimento delle rappresentazioni dei mammut eseguite dagli uomini primitivi ha aiutato i paleontologi a ricostruirne l'aspetto fisico: questi disegni mostrano che l'animale era dotato di una gobba di grasso sulla schiena, probabilmente in funzione di riserva energetica per il periodo invernale, non evidente dal semplice esame dello scheletro. La grotta di Rouffignac, nel Périgord Noir, valle della Vézère (Dordogna), contiene oltre 100 disegni di Mammut, risalenti alla fine dell'era glaciale (circa 13.000 anni fa)[http://www.grottederouffignac.fr/].
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