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Alla metà del [[XVI secolo]], nella città di [[Nocera dei Pagani]] presero potere i napoletani duchi [[Carafa]], nella piazza del villaggio, l'attuale ''Piazza Amendola'', fecero erigere una chiesa, accanto ai ruderi della struttura medievale di San Pietro, insieme ad un maestoso convento, che fu terminato dal duca [[Alfonso Carafa (duca di Nocera)|Alfonso Carafa]] col nome di ''Sancta Maria ad Praesepe''. Nel [[1577]] fu affidato all'ordine degli agostiniani.
Il monastero presentava un portone che non permetteva l'ingresso delle carrozze. Procedendo attraverso di esso, il piano terreno era costituito da due lunghe stanze, un porticato e una scala
La chiesa era costituita da un altare maggiore, dai quattro altari laterali e dalla cappella della confraternita di [[Santa Monica]] (altro nome con cui è conosciuta oggi la chiesa).
La prima la cappella era quella di Santa Maria del Soccorso. Era seguita da quella intitolata a [[San Nicola da Tolentino]] (al tempo riconosciuto come patrono di Nocera de' Pagani). Seguendo a destra, vi era la cappella dedicata a San Pietro apostolo e poi la cappella di Santa Maria di Costantinopoli, dov'era era possibile accedere ad una cripta sottostante. Alle spalle dell'altare maggiore c'era
Nel [[1809]], il convento fu chiuso. Nel [[1839]], la struttura fu riaperta e la chiesa divenne autonoma dalla pertinenenza della [[Chiesa di San Matteo (Nocera Inferiore)|Chiesa madre di San Mattteo]], di cui era tributaria. Nel [[1967]], l'intero complesso, totalmente logoro, fu abbattuto. Resistette solo l'area della chiesa che, rimaneggiata e rimodernizzata, domina ancora oggi piazza Amendola e piazzale D'Amora. Nell'attuale struttura, di rilievo sono i tre mosaici dorati, tra i quali spicca quello imponente raffigurante la [[natività]] posto alle spalle dell'altare.
fa parte della forania di Nocera Inferiore, nella [[Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno]].
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[[File:FontanaFertilità.jpg|thumb|left|La Fontana della Fertilità]]
È sita a piazza Amendola, di fronte alla moderna chiesa di Santa Maria del Presepe. Realizzata nel [[2007]] dallo scultore nocerino Onofrio Pepe e fusa dalla [[Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli]] di Firenze, rappresenta il simbolo della ricostruzione nocerina di questi ultimi anni. Fa parte di un piccolo complesso monumentale che vede altre due statue bronzee ai lati dell'adiacente piazza Diaz. Il gruppo è formato da quattro statue, di cui tre poste all'interno della fontana dalle quali sgorgano dei riottoli di acqua, e una, femminile, seduta sul bordo di essa.
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