Settimio Severo: differenze tra le versioni
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[[File:Aureus Septimius Severus-193-leg XIIII GMV.jpg|thumb|left|[[Aureo]] di Settimio Severo, coniato per celebrare la fedeltà dalla legione [[Legio XIIII Gemina|XIIII ''Gemina Martia Victrix'']], che lo elesse imperatore.]]
Nel [[190]] ebbe il [[Console (storia romana)|consolato]] e dal [[191]] resse per [[Commodo]] il governatorato della [[Pannonia superiore]]. Dopo l'assassinio di Commodo, il [[Senato romano|Senato]] tentò di salvare la dinastia antonina con la nomina di [[Pertinace]] nel [[193]], appoggiato all'inizio anche dai [[pretoriani]], ma quando questi stessi lo uccisero
Severo, affermando la volontà di vendicare la morte dell'imperatore, si affrettò a scendere in [[Italia romana|Italia]] per punire i pretoriani e prendere possesso di [[Roma]] senza opposizioni.<ref>Erodiano, ''Storia dell'impero dopo Marco Aurelio'', II, 9, 8</ref> Il Senato reagì proponendo una nuova figura, quella del senatore [[Didio Giuliano]] (che si affrettò a dichiarare nemico pubblico Settimio Severo), mentre le [[legione romana|legioni]] di [[Siria (provincia romana)|Siria]] proclamarono [[Pescennio Nigro]] e quelle di [[Britannia]] scelsero [[Clodio Albino]] (che in un primo tempo ottenne il titolo di [[Cesare]], venendo legittimato da Settimio). Settimio Severo si liberò del tutto dei tre rivali tra il [[194]] e il [[197]] (Pescennio Nigro fu sconfitto presso [[Isso (città)|Isso]] nel 194 e nel 197 Clodio Albino a [[Lione]]), in seguito a una sanguinosa guerra.
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