Ferrovia Torino-Lione: differenze tra le versioni

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Ai nuovi standard sono già adeguati in Svizzera i [[tunnel di base del Lötschberg]] e [[Galleria di base del San Gottardo|Gottardo]] e in Austria i progetti di [[Galleria di base del Brennero|Brennero]], [[Galleria di base del Semmering|Semmering]] e Koralm.
 
Per contro la linea storica ha limiti di sagoma perché anche dopo gli ultimi lavori di potenziamento non consente il transito di profili superiori a P/C 45 (linee sulle quali è possibile trasportare casse mobili e semirimorchi, caricati su carri aventi larghezza massima di 2500 mm ed altezza massima di 3750 mm) contro il P/C 80, {{chiarire|necessario al trasporto combinato di semirimorchi e grandi container e richiesto dalla normativa UE.|affermazione falsa come dimostrano i profili UIC in cui i container e semirimorchi passano benissimo nella sagoma P/C45}}<ref name="Prescrizioni"/> Inoltre, nonostante le attuali e assai costose doppie e triple trazioni, acclività e tortuosità della vecchia linea impediscono il transito di treni “capaci”più lunghi e pesanti ovvero con massa trainabile fino a 2000 tonn e lunghi fino a 750 m: gli unici considerati dagli operatori di trasporto economicamente competitivi con il trasporto stradale.<ref>Su questi punti, cfr. {{cita |Gillio 2016|pp. 16-19, 120-123 e bibliografia ivi citata}}.</ref>
 
Altra criticità della linea storica, nei quasi 50 km di gallerie di parte italiana, è {{chiarire|la non rispondenza ai requisiti di sicurezza richiesti dalla recente normativa europea e italiana|fonti riportano che tale presunta insicurezza è ancora oggetto di analisi}}, come vie d’uscita, marciapiedi per l’esodo, piazzali esterni di emergenza, impianti;<ref>{{Cita pubblicazione |titolo=Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 28 ottobre 2005 , Sicurezza nelle gallerie ferroviarie |url=http://www.mit.gov.it/mit/mop_all.php?p_id=05051 |editore=Gazzetta Ufficiale n.83 dell’8 aprile 2006 – suppl.ord. n.89}}</ref> per il cui adeguamento occorrerebbero anni di interruzione dei transiti e costi elevati.<ref>Sugli aspetti di pericolosità della linea storica (cfr. {{cita|COWI 2006 (1)|pp. 100-101}} e {{cita|COWI 2006 (2)|pp. 60-61}}).</ref>