Concerto d'Aranjuez: differenze tra le versioni
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Il [[concerto (composizione musicale)|concerto]] è suddiviso in tre movimenti: ''Allegro con spirito'', ''Adagio'' e ''Allegro gentile''. Senza dubbio il secondo movimento è il più conosciuto. Da esso è stato tratto materiale tematico per un'altra composizione, ''Aranjuez, Mon Amour''. Il terzo movimento è caratterizzato da un interessante metro libero, ma prevalentemente di 3/8 + 3/4.
Scritto ispirandosi ai giardini del Palazzo Reale di [[Aranjuez]], la residenza di primavera del re [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] nella seconda metà del [[secolo XVI]], in seguito ricostruito a metà del [[secolo XVIII]] per [[Ferdinando VI di Spagna|Fernando VI]], il concerto cerca di trasportare l'ascoltatore ai suoni della natura sebbene questi siano lontani nello spazio e nel tempo.
Secondo il compositore, il primo movimento è "animato da una forza ritmica e da un vigore pur in assenza dei due temi... interrompendo il suo implacabile ritmo". Il secondo movimento "rappresenta un dialogo tra la chitarra e gli strumenti solisti, mentre l'ultimo movimento "ricorda un ballo formale che nella combinazione di un ritmo doppio e triplo mantiene un tempo teso prossimo alla misura prossima". Egli descrive il concerto come la cattura della "fragranza di magnolie, il canto degli uccelli ed il fragore delle fontane" dei giardini di [[Aranjuez]].
==Storia e successo==
Scritto all'inizio del [[1939]] a [[Parigi]], in un'atmosfera tesa per le ultime vicissitudini della [[guerra civile spagnola]] e per l'imminente [[seconda guerra mondiale]], costituisce la prima opera scritta da Rodrigo per [[chitarra]] e [[orchestra]].
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