Libro di Ester: differenze tra le versioni
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Nel primo capitolo il re Assuero manda a chiamare la sua sposa, la regina Vasti, personaggio di cui non si hanno notizie al di fuori della Bibbia, ma questa è intenta a festeggiare nel [[gineceo]] e non obbedisce. Allora Assuero la ripudia e si cerca una nuova sposa. La scelta cade sulla giudea ''Adassa'' (in ebraico ''[[myrtus communis|mirto]]''), di cui Mardocheo è tutore, essendo figlia di un suo zio. Ma Assuero ignora che ella appartiene al popolo di Giuda, e la conosce come Ester.
Per i Giudei si avvicina uno dei momenti peggiori della loro storia, giacché Aman, il perfido consigliere del re, di stirpe
Nel quarto capitolo, Mardocheo viene a sapere del complotto, si straccia le vesti e si lamenta con alte grida. Passato il momento della disperazione, tuttavia, chiede ad Ester, la giudea di più alto grado in tutto l'impero, di intercedere presso il sovrano affinché ritiri l'editto. Ma nessuno, pena la morte, può presentarsi al re senza prima essere convocato (l'usanza registrata in {{Passo biblico|Est|4,11}} non è un'invenzione biblica, anche se appare improbabile che venisse applicata anche alla sposa reale). Allora Ester, dopo aver chiesto a Mardocheo che tutti i Giudei digiunino per lei per tre giorni, si veste a lutto e prega il suo Dio di venirle in soccorso; la lunghissima preghiera è riportata nel testo greco, ed insiste sul peccato commesso da Israele, che avrebbe scatenato la giusta punizione divina.
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Nel capitolo ottavo il tutore di Ester giunge al culmine degli onori, poiché viene fatto ministro al posto di Aman e gli viene consegnato il sigillo reale. Allora Mardocheo promulga un nuovo editto secondo cui ai Giudei è concesso difendersi contro coloro che li attaccheranno, e spinge i Giudei a celebrare con banchetti lo scampato pericolo. Anche in questo caso il testo dell'editto è conservato solo nella versione greca.
Nel capitolo nono avviene l'eccidio dei persecutori dei Giudei, perpetrato, con l'aiuto dei funzionari del re, in quello stesso giorno che era stato decretato per la loro rovina: il ''13 di Adar''. Da allora, secondo i dettami di Mardocheo, questo giorno viene ricordato dagli Ebrei come la festa di ''Purim'', da una parola non ebraica ma
Lo sterminio è presentato con numeri iperbolici; cadono vittime anche i dieci figli di Aman. Il tutto si conclude con un grande banchetto. Secondo le istruzioni di Ester, la validità dell'editto è prolungata di un giorno per poter completare l'opera; ciò serve a giustificare perché nelle città la festa dei Purim era celebrata dal 13 al 15 di Adar, nelle campagne solo dal 13 al 14. Oggi la festa di Purim è celebrata con feste in maschera e corrisponde al [[carnevale]]. Il capitolo decimo contiene l'epilogo del racconto.
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L'attendibilità storica del ''Libro di Ester'' è controversa. Negli ultimi centocinquant'anni, gli studiosi si dividono tra tradizionalisti, che leggono nel ''Libro di Ester'' il racconto di eventi storici, e i critici di questa posizione, che lo interpretano come un'opera di fantasia.
Fin dal [[XVIII secolo]], la mancanza di corrispondenze tra i dettagli della vicenda narrata in questo libro e ciò che era noto tramite le fonti classiche della
I tradizionalisti hanno ribattuto sostenendo che quella di Ester può benissimo derivare da una storia vera. Basando la derivazione di ''Assuero'' da ''Serse'', e identificando quel personaggio del libro con [[Serse I]] ([[486 a.C.|486]] - [[465 a.C.]]), sono stati evidenziati i paralleli tra la descrizione che di questo ci dà [[Erodoto]] e quella che emerge dal racconto del ''Libro di Ester''. Talvolta invece Assuero è stato identificato da costoro con
Attualmente, comunque, i più autorevoli studiosi cristiani sono concordi nel ritenere non storico quanto contenuto nel ''Libro di Ester'' e gli esegeti del cattolico "Nuovo Grande Commentario Biblico" osservano che "quasi nessuno studioso oggi ammette il carattere storico dell'opera. È possibile che la storia rifletta il ricordo di un massacro di Ebrei, minacciato o attuato dall'impero persiano [...] tuttavia la storia, cosi come la leggiamo ora, è frutto di fantasia, composta per scopi più o meno religiosi, che ripropone ben noti temi della letteratura sapienziale veterotestamentari"<ref>Tali studiosi osservano inoltre come "la deportazione di Ieconia (Ioiachin in 2Re24,8.15) era avvenuta nel 598. Mardocheo non poteva aver vissuto a quell'epoca se è ancora vivo sotto il regno di Serse (485-465 )!" e sottolineano anche l'inverosimiglianza di altri dati, come ad esempio in {{passo biblico|Ester3,8-15}}: "''diecimila talenti d'argento'': 650 tonnellate; una cifra astronomica che non si può prendere alla lettera" (Raymond E. Brown, Joseph A. Fitzmyer, Roland E. Murphy, Nuovo Grande Commentario Biblico, Queriniana, 2002, pp. 751-754, ISBN 88-399-0054-3.).</ref>, mentre gli studiosi della interconfessionale [[Bibbia TOB]] rilevano come "il racconto non ha carattere storico. Fatta eccezione per il re, gli altri personaggi restano sconosciuti. Sappiamo che la regina di quel regno era costantemente persiana, e che quella di quel tempo si chiamava Amestri. Mai ci fu un «movimento di rivalsa» come quello descritto da queste pagine"<ref>Bibbia TOB, Elle Di Ci Leumann, 1997, pp. 1588-1589, ISBN 88-01-10612-2.</ref>; anche gli esegeti della Bibbia [[Versioni della Bibbia#Italiano|Edizioni Paoline]] - concordemente a quelli della [[École biblique et archéologique française]] (i curatori della cattolica [[Bibbia di Gerusalemme]]) che rilevano la non storicità di tale libro e come questo tratti "con molta libertà i dati della storia e della geografia"<ref>Gli stessi esegeti osservano ancora che "il decreto per lo sterminio dei Giudei, che egli [il re persiano] accetta di firmare, mal s'accorda con la politica tollerante degli Achemenidi; ancor più inverosimile è il fatto che abbia autorizzato il massacro dei propri sudditi e che 75.000 Persiani si siano lasciati uccidere senza resistenza. Stando ai dati offerti dal racconto, la regina dei Persiani, moglie di Serse, doveva chiamarsi Amestri, e la storia universale non parla né di Vasti, né di Ester. Se Mardocheo fosse stato deportato al tempo di Nabucodònosor (Est2,6), avrebbe avuto circa 150 anni sotto Serse" (Bibbia di Gerusalemme, EDB, 2011, pp. 919-923, ISBN 978-88-10-82031-5.).</ref> - ritengono che "vi sono tali inverosimiglianze nel libro, che bisogna ammettere un apporto leggendario [...] il genere letterario della leggenda non rifugge da simili inverosimiglianze, e qui non si tratta di genere storico"<ref>Tali studiosi aggiungono che "il fittizio racconto di Ester aveva lo scopo di sottolineare la salvezza della comunità giudaica minacciata da un potente nemico", mentre storicamente "la sposa di Serse I non è nè Vasti né Ester, ma Amestris. L'improvvisa ascesa di Mardocheo e la sua età sono inverosimili. Che un re persiano abbia autorizzato un duplice massacro, è assai improbabile", "[{{passo biblico|Ester2,5-7}}] si tratta della deportazione del 598-597 a.C., data impossibile, perché Mardocheo avrebbe 120 anni ed Ester 80" e inoltre "le aggiunte greche sviluppano la narrazione ebraica [...] in diversi punti viene contraddetta la versione ebraica" (La Bibbia, Edizioni Paoline, 1991, pp. 633-636, ISBN 88-215-1068-9.).</ref>.▼
▲Attualmente, comunque, i più autorevoli studiosi cristiani sono concordi nel ritenere non storico quanto contenuto nel ''Libro di Ester'' e gli esegeti del cattolico "Nuovo Grande Commentario Biblico" osservano che "quasi nessuno studioso oggi ammette il carattere storico dell'opera. È possibile che la storia rifletta il ricordo di un massacro di Ebrei, minacciato o attuato dall'impero persiano [...] tuttavia la storia, cosi come la leggiamo ora, è frutto di fantasia, composta per scopi più o meno religiosi, che ripropone ben noti temi della letteratura sapienziale veterotestamentari"<ref>Tali studiosi osservano inoltre come "la deportazione di Ieconia (Ioiachin in 2Re24,8.15) era avvenuta nel 598. Mardocheo non poteva aver vissuto a quell'epoca se è ancora vivo sotto il regno di Serse (485-465
=== Identificazione di Assuero e Vasti ===
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==== Artaserse ====
La versione del ''Libro di Ester'' riportata nella versione dei settanta comunque traduce il nome di Assuero come ''Artaserse'' - un nome greco derivato dal Persiano ''Artakhshatra''. Anche [[Giuseppe Flavio]] riporta che questo era il nome con cui egli era noto ai Greci, e un testo
Nel 1923, Jacob Hoschander scrisse ''The Book of Esther in the Light of History'' (Il libro di Ester alla luce della storia), in cui egli ipotizzò che gli eventi narrati nel libro fossero avvenuti durante il regno di
L'identificazione con [[Artaserse II]] ha avuto più fortuna di quella con [[Artaserse I]] (re dal [[465 a.C.|465]] al
==== Ciarrasse ====
Basandosi sul presupposto che l'Assuero del ''[[Libro di Tobia]]'' sia lo stesso del ''Libro di Ester'', alcuni lo hanno identificato con l'alleato di [[Nabucodonosor II|Nabucodonosor]] [[Ciarrasse]] (che regnò dal
=== Storicità di Mardocheo ===
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Ci sono disaccordi{{citazione necessaria}} a proposito del livello di conoscenza che l'autore del libro aveva dell'ambiente della corte persiana - alcuni studiosi hanno usato questa come prova della natura narrativa del libro, mentre altri hanno notato che questi elementi di sfondo sono tra le parti storicamente più accurate del libro.
Altri studiosi{{citazione necessaria}} ritengono che il sostegno dato alla tesi secondo cui il ''Libro di Ester'' è un'opera di finzione è il risultato di un pregiudizio antisemita, simile al [[negazionismo]] relativo alla storicità dell'[[olocausto]], perché è essenzialmente la stessa storia - un uomo politicamente influente vuole sterminare tutti i Giudei. Questa teoria, che costituisce un caso di [[reductio ad Hitlerum]], è stata contestata{{citazione necessaria}} sottolineando il fatto che alcuni degli studiosi che hanno indagato le più antiche radici del ''Libro di Ester'' erano essi stessi Ebrei ortodossi, come
=== Interpretazione allegorica ===
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=== Ipotesi di derivazione dalla mitologia babilonese ===
La scuola di pensiero della ''Storia delle religioni'', che ha riscosso una certa fortuna tra la fine del
Dalla fine del XIX secolo in poi, parecchi studiosi hanno vagliato la tesi secondo cui il ''Libro di Ester'' fosse in realtà un mito da mettere in relazione con la festa primaverile dei Purim, che poteva aver avuto origine da diverse tradizioni, [[cananei|cananee]], [[accadico|accadiche]] e semite occidentali. Il fatto che gli eventi del ''Libro di Ester'' diano origine alla festa primaverile dei [[Purim]] è stata la ragione per cui alcuni studiosi hanno sostenuto che questa storia derivi da un mito che volto alla spiegazione del rinnovamento dei cicli della natura in primavera e della cacciata del [[capro espiatorio]] all'inizio del nuovo anno; secondo questa interpretazione la storia racconta del trionfo delle divinità babilonesi [[Marduk]] e [[Ishtar]] sulle divinità dell'[[Elam]]. Poiché tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo essi non avevano accesso ai testi
Benché al giorno d'oggi questa teoria non goda di grande favore tra gli studiosi di storia delle religioni, è molto nota; viene approfondita nel lavoro di [[Theodore Gaster]].
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In seguito queste argomentazioni sono state contestate:
* Ishtar era ben nota agli Ebrei che ufficialmente si opponevano al suo culto. Il suo nome nelle scritture ebraiche è
* Il termine accadico ''hadashatu'' non era un attributo tipico di Ishtar; si presenta in tal modo solo in un'occasione, in una descrizione di Ishtar come "nuova sposa", e il suo significato è "nuova" e non "sposa". È una parola affine all'ebraico ''hadash'' (con una acca gutturale), e non è correlato dal punto di vista della fonetica con ''Adassa'' (la cui radice consonantica è חדש e non הדס). Inoltre l'usanza di preparare gli hamantaschen è nata tra gli Ebrei dell'Europa orientale in tempi relativamente recenti.
* Il nome Mardocheo è al contrario molto spesso associato a quello di Marduk, ma viene inteso come "(servo) di Marduk". È considerato l'equivalente di ''Marduka'' o ''Marduku'', ben attestato nei testi di [[Persepoli]]; era un nome piuttosto diffuso in quel periodo. La tradizione ebraica riporta che originariamente Mardocheo si chiamava Bilshan; testimonianze simili per cui ai Giudei durante l'esilio venivano assegnati nomi che si riferivano a divinità babilonesi sono riportate anche nel [[Libro di Daniele]]. Gli dei babilonesi sono effettivamente organizzati in famiglie che portano molti a considerare Marduk e Ishtar in un certo qual modo cugini ma la questione non viene mai esplicitamente stabilita nei testi babilonesi.
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== Reinterpretazioni della storia ==
La versione cinematografica classica della storia il film ''Ester e il re'', del [[1960]], diretto da [[Raoul Walsh]] e interpretato da
Esistono parecchi dipinti che ritraggono Ester, tra i quali uno di [[John Everett Millais]].
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* John C. L. McConville, ''Ezra, Nehemiah, and Esther''. Daily Study Bible Series, Philadelphia, Westminster John Knox Press, 1985.
* Carey A. Moore, ''Esther'', Anchor Bible, vol. 7B. Garden City, (NY), Doubleday, 1971.
* Sidnie Ann White, "Esther: A Feminine Model for Jewish Diaspora" in
== Voci correlate ==
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