Gaio Mario: differenze tra le versioni
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[[File:Mario vincitore dei Cimbri.jpg|upright=1.4|thumb|Francesco Saverio Altamura, ''Mario vincitore dei Cimbri'', 1863 circa]]
{{Vedi anche|Battaglia di Aquae Sextiae|Battaglia dei Campi Raudii}}
Nel [[102 a.C.]] i Cimbri dalla Spagna tornarono in Gallia, e, insieme con i
Nel frattempo Mario aveva organizzato nel migliore dei modi la propria armata. I soldati erano stati sottoposti a un addestramento che mai in precedenza si era visto, ed erano abituati a sopportare senza lamentarsi le fatiche delle lunghe marce di avvicinamento, dell'allestimento degli accampamenti e delle macchine da guerra, tanto da meritarsi il soprannome di ''muli di Mario''.<ref>[[Sesto Giulio Frontino]], ''[[Strategemata]]'', IV, 1.7.</ref> Dapprima decise di affrontare i [[Teutoni]], che si trovavano in quel momento nella provincia della [[Gallia Narbonense]] e si stavano dirigendo verso le Alpi. In un primo momento rifiutò lo scontro, preferendo arretrare fino ad ''Aquae Sextiae'' (l'attuale [[Aix-en-Provence|Aix en Provence]]), un insediamento fondato da [[Gaio Sestio Calvo]], [[Console (storia romana)|console]] nel [[109 a.C.]], in modo da sbarrare loro il cammino. Alcuni contingenti di [[Ambroni]], avanguardia dell'esercito dei [[Germani]], si lanciarono avventatamente all'attacco delle posizioni romane, senza aspettare l'arrivo di rinforzi, e 30.000 di essi rimasero uccisi. Mario schierò poi un contingente di 30.000 uomini per tendere un'imboscata al grosso dell'esercito dei Germani, che presi alle spalle e attaccati frontalmente, furono completamente sterminati e persero 100.000 uomini,<ref>150.000 uomini secondo altre fonti, vedi [[Velleio Patercolo]], [[Historiae romanae ad M. Vinicium libri duo]],Lib.II,12.</ref> e quasi altrettanti ne furono catturati.
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