Capitalismo: differenze tra le versioni

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{{NN|economia|febbraio 2010}}
In terminisenso giuridici[[giuridico]], con il termine '''capitalismo''' ci si riferisce a quegli ordinamenti giuridicistatuali che pongono il "capitale" (reddito, proprietà, ecc.) al centro della tutela costituzionale, mentre la tutela della persona umana viene considerata solo in secondo piano se non addirittura annulata dalle prevalenti logiche del mercato (esempio di capitalismo in senso giuridico lo si trova nella Costituzione [[americana]] del '700, ancora vigente).
In senso opposto al capitalismo ([[socialismo]], [[comunismo]]), alcuni Stati, come l'[[Italia]], pongono al centro della tutela costituzionale la persona umana (dopo i fatti del [[nazismo]] ovviamente), con il conseguente riconoscimento dei diritti fondamentali (salute, lavoro, scuola), diritti talmente radicati in tali ordinamenti giuridici che la loro considerazione risulta imprescindibile.
 
In [[economia]] il termine '''capitalismo''' può riferirsi genericamente a diverse accezioni di teorie e pratiche [[economia|economiche]], istituzionalizzate in [[Europa]] tra il [[XIV secolo|XIV]] e il [[XV secolo]] (come dimostrato da [[Giovanni Arrighi]])<ref>{{Cita libro|autore = Giovanni Arrighi|titolo = The Long XX Century. Money, Power and the Origins of Our Time|anno = 1994|editore = Verso|città = London}}</ref>, appartenenti alla [[storia del pensiero economico]], che coinvolgono in particolar modo il [[diritto]] da parte di individui o gruppi di individui (che agiscono come "[[persona giuridica|persone giuridiche]]" o [[società (diritto)|società]]) di comprare e vendere, in un [[libero mercato|mercato libero]] dal controllo statale, [[capitale (economia)|beni capitali]] e il [[lavoro (economia)|lavoro]], ovvero i [[fattori della produzione]].