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Dalla Relazione si acquisiscono anche informazioni sullo stato presente del tempo e si legge che: «''Arquata è posta sopra d'una collina che comincia a sorgere alle radici dell'Appennino (...) circondata da asprissime montagne. (...) Il suo clima è rigido e molto umido; la prima neve si fa vedere; le fabriche umili e mal costrutte (...) Le strade pessime. Nella sommità d'Arquata c'è una bella fortezza all'uso antico.''» «''I confini dell'Arquatano sono, a [[est|levante]], il [[Montalto delle Marche|Presidiato di Montalto]] e l'Ascolano; a [[ovest|ponente]] ed a [[nord|tramontana]], il Norcino; a [[sud|mezzogiorno]], il [[Regno di Napoli]]. I paesi confinanti con il Regno di Napoli sono Colle, Spelonca, Pescara e Vezzano. Tra l'uno e l'altro c'è la divisione di un fosso.''» <ref name="Conoscere l'Archivio di Norcia, Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto, pag. 22">AA. VV. ''Conoscere l'Archivio di Norcia'', Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto, ''op. cit.,'' pag. 22.</ref> L'intero contado è costituito da 11 paesi, <ref>I paesi indicati nella Relazione Benucci sono: «''Arquata, Borgo, Camartina, Colle, Faete, Pescara, Piedilama, Pretara, Spleonca, Trisongo e Vezzano.''» AA. VV. ''Conoscere l'Archivio di Norcia'', Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto, ''op. cit.,'' pag. 23.</ref> a Borgo vivono le famiglie più abbienti <ref name="Conoscere l'Archivio di Norcia, Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto, pag. 22"/> e vi si trova il convento di frati, l'unico che vi sia nell'arquatano. In tutto il comprensorio si contano 16 [[presbitero|presbiteri]], tre povere [[confraternita (Chiesa cattolica)|confraternite]], <ref name="Conoscere l'Archivio di Norcia, Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto, pag. 26"/> ed un modestissimo [[Monte frumentario]]. <ref name="Conoscere l'Archivio di Norcia, Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto, pag. 25">AA. VV. ''Conoscere l'Archivio di Norcia'', Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto, ''op. cit.,'' pag. 25.</ref>
 
Benucci afferma che non era stato possibile estrarre indicazioni dai vecchi Catasti del [[1740]], redatti per ordine della [[Congregazione del buon governo]], poiché non riportavano indicazioni sulle misure del territorio. Si apprende che la realtà catastale fosse costituita da una moltitudine di piccole particelle ordinate in otto volumi, sebbene nel contado vi fossero 11 paesi, e che vi fossero numerosi rapporti di [[enfiteusi]]. <ref name="Conoscere l'Archivio di Norcia, Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto, pag. 21"/> L'arquatano risultava essere molto popolato in rapporto alla sua estensione e vi si contava la presenza di circa 5.000 anime. <ref name="Conoscere l'Archivio di Norcia, Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto, pag. 25"/> Quasi ogni abitante era possidente di un lembo di terra. Per determinare le dimensioni di ogni proprietà si applicava come unità di misura una [[arundo donax|canna]]. Ad ogni canna misurata si raccoglieva un sassolino ed alla conclusione dell'operazione si contavano i sassolini per stabilire quante canne misurasse un terreno. <ref name="Conoscere l'Archivio di Norcia, Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto, pag. 21"/>
==Note==
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