Pietro Chiodi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Integrazione, con nota.
Riga 19:
Questi ricorderà più volte nei suoi scritti i due insegnanti, con i loro nomi o con pseudonimi; Chiodi diventerà così, nel romanzo ''[[Il partigiano Johnny (romanzo)|Il partigiano Johnny]]'', il personaggio di Monti.
 
Grazie ai suoi contatti con Cocito, fervente [[comunismo|comunista]] e [[antifascismo|antifascista]], Chiodi entrò, Il 2 luglio [[1944]], a far parte di una formazione [[resistenza italiana|partigiana]] [[Giustizia e Libertà]]. Eglicol narrò la propria esperienzanome di lotta ebattaglia di guerra“Piero”. civile nel libro scritto in forma diaristica e pubblicato dall'ANPI nel 1946 ''[[Banditi (libro)|Banditi]]'' .
 
Il 18 agosto di quello stesso anno Chiodi venne catturato dalle [[SS]] italiane, assieme ai suoi compagni, e deportato in un campo di prigionia a [[Bolzano]], quindi a [[Innsbruck]]. Aiutato dal comandante del lager e da un medico, ottenne il visto di rimpatrio. Il 30 settembre alle ore 07:30 era alla stazione di Innsbruck diretto a Verona. Il 3 ottobre, verso sera, giunse nell'albese. Qui riorganizzòriprese la sua attività di partigiano, ora sotto il nome di battaglia di ''Valerio'', mettendosi a capo, nelle [[Langhe]], di un battaglione della CIII [[Brigate Garibaldi|garibaldino]] intitolato al suo collega Cocito, impiccato dai tedeschi a Carignano (località pilone Virle) il 7 settembre [[1944]], insieme ad altri patrioti.
 
Nel 1946 narrò la propria esperienza di lotta, di prigionia e di guerra civile nel libro scritto in forma diaristica e pubblicato dall'ANPI, ''[[Banditi (libro)|Banditi]]'', uno dei primi memoriali di [[deportati politici italiani]].<ref>{{cita web|http://restellistoria.altervista.org/pagine-di-storia/giorno-della-memoria/bibliografia-deportati-politici-italiani-con-brevi-schede/|Bibliografia Deportati Politici Italiani}}</ref>
Dopo la liberazione di Torino nel [[1945]], Chiodi ritornò all'insegnamento ad Alba e nel 1957 si trasferì al Liceo di [[Chieri]] e poi al Liceo ''[[Vittorio Alfieri]]'' del capoluogo piemontese. Nel [[1955]] ottenne la libera docenza e dal [[1964|1963]] fu incaricato e poi titolare della cattedra di [[Filosofia della storia]] alla Facoltà di Lettere e filosofia a Torino, insegnamento che ricoprì fino alla sua prematura morte nel [[1970]], affiancandolo all'incarico di Pedagogia. Nel 1961, l'[[Accademia Nazionale dei Lincei]] gli assegnò il premio del Ministero della Pubblica Istruzione per la filosofia e nel 1964 gli fu conferito il [[Premio Bologna]].
 
Dopo la liberazione di Torino nel [[1945]], Chiodi ritornòera tornato all'insegnamento ad Alba. e nelNel 1957 si trasferì come insegnante al Liceo di [[Chieri]] e poi al Liceo ''[[Vittorio Alfieri]]'' del capoluogo piemontese. Nel [[1955]] ottenne la libera docenza e dal [[1964|1963]] fu incaricato e poi titolare della cattedra di [[Filosofia della storia]] alla Facoltà di Lettere e filosofia a Torino, insegnamento che ricoprì fino alla sua prematura morte nel [[1970]], affiancandolo all'incarico di Pedagogia. Nel 1961, l'[[Accademia Nazionale dei Lincei]] gli assegnò il premio del Ministero della Pubblica Istruzione per la filosofia e nel 1964 gli fu conferito il [[Premio Bologna]].
 
Alla ristampa del 1961 di ''Banditi'' Chiodi premise questa avvertenza, poi conservata nelle edizioni successive: «La presente ristampa si rivolge particolarmente ai giovani, non già per far rivivere nel loro animo gli odi del passato, ma affinché, guardando consapevolmente ad esso, vengano in chiaro senza illusioni del futuro che li attende se per qualunque ragione permetteranno che alcuni valori – come la libertà nei rapporti politici, la giustizia nei rapporti economici e la tolleranza in tutti i rapporti – siano ancora una volta manomessi subdolamente o violentemente da chicchessia»<ref>{{Cita libro|autore = P. Chiodi|titolo = Banditi|anno = 1975|editore = Einaudi|città = Torino|p = V|pp = |ISBN = }}</ref>.
Riga 47 ⟶ 49:
== Voci correlate ==
* [[Resistenza italiana]]
* [[Deportati politici italiani]]
* [[Esistenzialismo]]
* [[Martin Heidegger]]