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|AnnoMorte= 1942
|Attività= pittore
|Attività2= incisore
|Nazionalità= canadese
|PostNazionalità=
|Epoca= 1800
|Epoca2= 1900
|Immagine= Clarence Gagnon, 1936.jpg
|Didascalia= <div align=center>'''Clarence Gagnon'''</div>
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Gagnon si iscrisse all'[[Académie Julian]], e fu allievo di [[Jean-Paul Laurens]], col quale però era spesso in contrasto. Per questi dissidi, e per il desiderio di imparare dipingendo i paesaggi sul posto, restò nell'Accademia solo per poco tempo. Le sue tele, in quel periodo, raffigurano i dintorni di Parigi e diverse scene di vita tratte dai suoi viaggi in Bretagna, in Normandia, in Spagna, in Marocco e in Italia. Oltre a questi quadri Gagnon realizzò una serie di acqueforti ed espose a Parigi in coppia con il pittore americano [[George Charles Aid]].
Sempre a Parigi, nel 1907, Gagnon sposò Katherine Irwin (1871-1919), anche lei originaria di Montréal. Ma il matrimonio durò solo undici anni. Gagnon divorziò nel 1918 e, appena l'anno seguente, Katherine morì di [[febbre spagnola]], vittima della tragica pandemia che aveva invaso l'Europa.
Anche recandosi spesso in Europa, dal 1908 Gagnon si trattenne sempre più di frequente alla Baie-Saint-Paul, dove dipinse numerosi paesaggi, specie invernali. Queste vedute di luoghi innevati furono poi esposte nel 1913 a Parigi, nella Galleria Reitlinger, dove furono oggetto di ina mostra personale che ebbe un largo successo. E divennero infine il suo soggetto preferito, con il nome di "Paesaggi di Charlevoix".
▲Dans Charlevoix, Gagnon va également découvrir une série de traditions artisanales, dont la renaissance est alors encouragée par le mouvement Arts and Crafts. Gagnon va par exemple donner à des artisanes des cartons pour réaliser des tapis crochetés et travaillera à la création d'un musée de traditions artisanales, qui ne verra jamais le jour<ref>[http://www.toponymie.gouv.qc.ca/ct/ToposWeb/Fiche.aspx?no_seq=121836 toponymie.gouv.qc.ca]</ref>. Cette manière de vivre traditionnelle des habitants de Charlevoix sera cependant illustrée dans plusieurs de ses toiles.<br />
Gagnon peint de moins en moins à partir du milieu des années 1920. Il se consacre alors à l'illustration du roman [[Maria Chapdelaine]] de [[Louis Hémon]] ainsi que du ''[[Le Grand Silence blanc]]'' de [[Louis-Frédéric Rouquette]] en [[1929]].
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