Battaglia delle Isole Egadi: differenze tra le versioni
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== Situazione ==
Dopo ventiquattro anni di [[lutto|lutti]], [[battaglia|battaglie]], [[guerriglia]], [[assedio|assedi]] e [[naufragio|naufragi]], la [[prima guerra punica]] aveva reso insopportabili le condizioni psicologiche e finanziarie delle due [[città-stato]]. Roma cominciava ad avere qualche problema nel chiedere rinforzi ai ''[[socii e foederati|socii]]'' e aveva dovuto sostenere tante spese per le [[battaglia navale|battaglie navali]] e i naufragi che l'[[erario]] non era in grado di allestire nessuna [[flotta]] degna di questo nome; per cinque anni dalla sconfitta di [[Battaglia di Trapani|Trapani]] e dall'immane successivo "naufragio di Camarina" aveva dovuto, per necessità o per scelta, cessare di rinforzare la flotta limitandola alle sole [[nave oneraria|navi onerarie]] e gestire la difesa marittima con qualche superstite [[nave da battaglia|nave da guerra]].
[[File:Carthaginian naval ram.jpg|miniatura|Rostro di nave cartaginese, risalente al [[241 a.C.]] sopra incisa una supplica al dio [[Baal]].]]
Cartagine, anche se sul mare restava dominatrice, si era dissanguata nella gestione della flotta, i [[commercio|commerci]] erano rallentati. Infatti i marinai, contrariamente alle truppe di terra che erano in genere [[mercenario|mercenarie]], provenivano dalle forze dei cittadini-mercanti. E i mercanti, se non possono coltivare i loro mercati, finiscono per passare la mano alla [[concorrenza (diritto commerciale)|concorrenza]]. I commerci di Cartagine languivano e non potevano generare la ricchezza necessaria a pagare le sempre più necessarie truppe mercenarie. Era una pericolosa spirale economico-militare che rischiava di avvitarsi su sé stessa.
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