Archivistica informatica: differenze tra le versioni

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=== «Archivi&Computer» e le reazioni degli archivisti italiani negli anni '90 ===
La questione della relazione tra informatica e archivi giunse sul panorama italiano grazie alla pubblicazione della rivista «Archivi & computer» a partire dal 1991, anche se gli archivisti italiani avevano cominciato a discutere della relazione tra questi due mondi nel Convegno «Informatica e Archivi», tenutosi a Torino nel 1985<ref name=":0">{{Cita|Mombelli Castracane|p. 297}}</ref>. Inizialmente, tale connubio informatica-archivi suscitò dei dubbi nel mondo archivsiticoarchivistico. Per esempio, Mirella Mombelli Castracane si dimostrava dubbiosa sull'applicazione dell'informatica nella gestione dei fondi in quanto c'era il rischio di «porre in discussione uno dei cardini della dottrina archivistica, vale a dire proprio il concetto di archivio» in quanto può «modifica[re]...la struttura archivistica d'origine»<ref name=":0" />, rompendo così il [[Vincolo archivistico|vincolo]] e le basi del [[Francesco Bonaini#Il metodo storico|metodo storico]]. Il problema, dunque, consisterebbe nella fase dell'[[Archivio corrente|archivio corrente]], e non tanto per quanto riguarda invece [[Archivio storico|quello storico]]<ref>{{Cita|Mombelli Castracane|p. 298}}</ref>.
 
In realtà, tale problematica non sussiste, in quanto nella fase corrente (specialmente nella fase di protocollazione e di classificazione) l'archivio digitale mantiene sempre un vincolo tra i documenti prodotti o ricevuti. Inoltre, si cominciò a porsi delle domande relative alla funzione che gli strumenti informatici potevano avere non soltanto per le amministrazioni pubbliche, ma anche per la conservazione a lungo periodo di molti documenti antichi e preziosi tramite l'attività della digitalizzazione.
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La legislazione italiana recepì la necessità dell'utilizzo dell'informatica nei flussi documentari durante l'attività degli enti produttori statali già con la Legge 241/1990, intitolata ''Norme per il procedimento amministrativo"'', tra cui vi sono disposizioni relative alla [[Firma digitale|firma digitale]], come l'art. 15, comma 2-''bis''<ref>{{Cita|Legge 241/1990}}</ref>, aggiunto in seguito all'emanazione del [[Codice dell'amministrazione digitale]] (il CAD) tramite il D. lgs. 82/2005.
 
Il CAD è il frutto di un percorso normativo che si è confrontato con l’introduzione delle nuove tecnologie per la produzione documentale ed è inevitabilmente legato alla normativa che ha sulla produzione, sull’ordinamentosull'ordinamento e sulla conservazione dei documenti. Tale percorso per la legiferazione del CAD nel 2005 consiste nel seguente ''iter'' legislativo:
 
* L. 241/1990