Locomotiva FS D.342.4000: differenze tra le versioni

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I motori installati in numero di due per locomotiva furono costruiti su licenza [[Maybach]] del tipo MD 435, a precamera, a [[motore V12|12 cilindri a V]] di [[alesaggio]] 185&nbsp;mm e [[corsa (meccanica)|corsa]] 200&nbsp;mm in grado di sviluppare la potenza complessiva di 800 [[Cavallo vapore|CV]] a 1&nbsp;500 [[giri al minuto|giri/min]] che perdevano un 17% di potenza rispetto al prototipo Breda. Le macchine Ansaldo non erano dotate del sistema di refrigerazione intermedia dell’aria (intercooling), che incrementava di circa il 25% le prestazioni dei propulsori. Nonostante questo, solo per le Ansaldo il progetto proseguì con la costruzione di altre 15 unità, le ultime tre delle quali adottavano l’intercooling che si era visto sui prototipi Breda e OM; i due motori delle ultime tre unità erano dello stesso tipo delle precedenti Ansaldo ma con potenza maggiorata a 1000&nbsp;[[Cavallo vapore|CV]] a 1&nbsp;500 [[giri al minuto]]; le 4015-4017, ultime tre macchine della serie, erano riconoscibili per le griglie maggiorate e la diversa finestratura sulle fiancate.<ref name = D.342/>
 
La trasmissione, uguale per tutte le macchine, era costituita da un cambio idromeccanico Mekydro K 104U a quattro marce con moltiplicatore sul cambio<ref>{{Cita|Automotrici termiche|pp. allegato, tavola III|FS}}</ref> lo stesso del [[Locomotiva FS D.342.2001|prototipo Breda]] e della [[Locomotiva FS D.442|D.442]], prototipo prodotto dalla stessa Ansaldo, e del [[Locomotiva FS D.342.2001|prototipo Breda]].
 
I carrelli erano entrambi imperniati con una leggera asimmetria. Le prime due Ansaldo avavano carrelli uguali alla [[Locomotiva FS D.442|D.442]] a passo più lungo (3610 mm),<ref name = D.342/> ma quando venne deciso di produrre altre macchine Ansaldo, queste ebbero carrelli a passo accorciato, identici alla Breda con passo di 3200 mm: 1650 mm dall’asse esterno al perno, 1550 dal perno all’asse interno.<ref name = D.342/> Le carenature dei due prototipi Ansaldo erano inizialmente molto avvolgenti, lasciando a vista solo una porzione centrale del carrello e vennero poi ridotte per alleggerire le macchine e soprattutto per poter accedere comodamente per le verifiche e la manutenzione delle boccole degli assi.<ref name = D.342/>
 
 
 
In origine (sui due prototipi 4001 e 4002) il fregio Ansaldo era di forma diversa. La livrea di tutte le macchine aveva colore dominante isabella, fascia di metallo a metà fiancata, che proseguiva sul frontale raddoppiandosi ed interrompendosi per lo spazio della porta anteriore, fascia rossa che proseguiva dal pancone lungo le fiancate, colore castano usato sotto la fascia rossa, come cornice dei finestrini di cabina e sull'imperiale.<ref name = D.342/>